farmacognosìa

sf. [farmaco+-gnosia]. Disciplina che studia le caratteristiche generali (escluse quelle bio-farmacologiche) dei farmaci e delle droghe semplici, quali vengono forniti dalla natura, cioè non sottoposti a processi di trasformazione o di mescolamento che ne abbiano alterato in modo sostanziale l'aspetto e la composizione originaria. Nell'ambito della farmacognosia sono oggetto di studio: la storia dei farmaci, l'etimologia, l'origine (vegetale, animale, minerale, sintetica), la provenienza geografica, la raccolta, le caratteristiche organolettiche, fisiche e chimico-fisiche, l'aspetto macroscopico e microscopico, la commerciabilità, i metodi di conservazione, le sofisticazioni e il loro riconoscimento, la composizione, le alterazioni cui vanno incontro i farmaci con l'invecchiamento o in seguito all'esposizione agli agenti chimici, fisici e biologici. Gli studi farmacognostici procedono in stretta correlazione con quelli di altre discipline scientifiche, quali la botanica, la zoologia, la mineralogia, la chimica e la tecnica farmaceutica.

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