fenicòttero

sm. [sec. XIV; dal greco phoinikópteros, da phõinix-ikos, rosso, e pterón, ala]. Nome delle 5 specie di Uccelli dell'ordine dei Fenicotteriformi, tutte comprese nella famiglia dei Fenicotteridi. Phoenicopterus ruber roseus è diffuso in Africa, Asia ed Europa. Lungo sino a 130 cm ca., con una apertura alare di 155 cm, ha zampe lunghissime (con tre dita rivolte in avanti collegate da membrana e dito posteriore ridotto), collo sviluppatissimo e serpentiforme. Il piumaggio è bianco-roseo; le ali sono cremisi con remiganti in parte nere; nera è l'estremità del becco. Il fenicottero frequenta le raccolte d'acqua salmastra in gruppi foltissimi; il suo alimento consiste di invertebrati, che raccoglie frugando nella melma con il grande becco . Il nido è costituito da un ammasso di fango a tronco di cono, depresso all'apice, che accoglie un uovo, covato da entrambi i genitori. In Italia questa specie è svernante e nidificante. Colonie numerose nidificano in Sardegna, negli stagni presso Cagliari e Oristano. La più grande colonia europea è quella della Camargue, in Francia. La specie appare in costante espansione numerica e di areale. Negli Stati Uniti meridionali vive la sottospecie Phoenicopterus ruber ruber, con piumaggio di un rosa più intenso. Simile è il fenicottero cileno (Phoenicopterus chilensis), esclusivo dell'America meridionale, con zampe grigie anziché rosa. Specie sudamericane sono anche quelle del genere Phoenicoparrus (Phoenicoparrus andinus e Phoenicoparrus jamesi), diffuse nelle lagune salmastre degli altopiani andini. Il fenicottero minore (Phoeniconaias minor), infine, di Africa, Madagascar e India, ha becco e ali rosso scuro.

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