fiòcco¹

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sm. (pl. -chi) [sec. XIII; latino floccus, bioccolo di lana].

1) Doppio nodo di nastro con i due estremi liberi usato come motivo ornamentale per acconciature, cappelli, vestiti, presente nel costume di ogni tempo ma specialmente dal 1600 al 1800. Loc. fig.: coi fiocchi, eccellente, superlativo; mettersi in fiocchi, vestirsi elegantemente.

2) Falda di neve; bioccolo di lana e cotone; per estensione, fibra corta, naturale, artificiale o sintetica, sulla quale si devono iniziare le operazioni di filatura. Fig., specialmente al pl., cereali essiccati e ridotti a sottili scaglie; i più diffusi sono i fiocchi d'avena. Alcuni tipi di fiocchi si prestano alla cottura, in acqua o nel latte, altri si consumano crudi, con latte generalmente freddo. Alimento adatto soprattutto a vecchi e bambini, sono molto diffusi nei Paesi anglosassoni (corn-flakes).

3) Difetto riscontrabile nell'acciaio sotto forma di soluzione di continuità che si manifesta come un insieme di cavità di tipo lenticolare molto schiacciate la cui distribuzione all'interno del pezzo è caratteristica. I fiocchi compaiono in manufatti di notevoli dimensioni durante il raffreddamento che segue la solidificazione o le lavorazioni a caldo; la causa principale è imputabile alla presenza di idrogeno nell'acciaio.

4) Ciascuno dei due lobuli del cervelletto (detti anche lobuli del pneumogastrico), situati sul margine inferiore del peduncolo cerebellare medio.