formazióne

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; da formare].

1) Atto ed effetto del formare e del formarsi: la formazione. di un ghiacciaio. § In linguistica, processo mediante il quale si aggiungono affissi e desinenze alle radici o ai temi.

2) In senso fig., educazione, sviluppo culturale e spirituale: formazione del carattere, essere ancora in formazione. In particolare: A) in pedagogia, processo attraverso il quale maturano le potenzialità dell'individuo, grazie al rapporto interattivo con l'ambiente, con il patrimonio socio-culturale e in virtù del sostegno di istituzioni preposte a questo fine (famiglia, scuola ecc.). § Formazione professionale, l'insieme degli atti e dei risultati del processo educativo mirante all'acquisizione di una professione. In Italia il termine indica solitamente l'istruzione fornita dagli istituti professionali e quella extrascolastica svolta nelle aziende. In particolare, formazione dei quadri, il complesso delle attività addestrative svolte da accademie e scuole di perfezionamento e indispensabili per conferire le capacità professionali di base. B) In logica matematica, sono dette regole di formazione le regole che permettono di costruire, a partire da determinati concetti primitivi, formule di un calcolo.

3) Modo in cui sono disposte più persone o cose; struttura. In particolare: A) in anatomia, struttura con caratteristiche funzionali proprie. B) In geologia, corpo roccioso contraddistinto da specifici caratteri litologici e paleontologici, che consentono di poterlo cartografare in superficie o tracciare nel sottosuolo. C) Nel linguaggio militare, termine generico con cui viene designato, nelle forze armate, complesso di uomini o di mezzi posti sotto un unico comando, indipendentemente dalla sua consistenza. Anche disposizione assunta dagli uomini, e particolarmente dai mezzi, per la marcia, la navigazione, il volo, il combattimento. D) Nello sport, schieramento di una squadra sul campo di gioco e anche la squadra stessa. Viene decisa dai dirigenti che valutano la forma degli atleti e in alcuni sport (per rmazioniesempio pallacanestro, baseball) può anche variare sensibilmente nel corso della gara. Nel tennis, particolare disposizione sul terreno degli atleti nel doppio (per esempio formazione a scalare, quando un giocatore è a rete e l'altro in fondo)

4) In psicanalisi, formazione reattiva, meccanismo inconscio per cui un impulso o un desiderio rimosso vengono trasformati in un'azione o in un tratto secondario del carattere di tipo opposto. Così l'odio rimosso per una persona può trasformarsi in attaccamento eccessivo.

5) In sociologia, formazione sociale, espressione in uso soprattutto nella sociologia tedesca del primo Novecento, indicante un fenomeno sociale strutturato, ricorrente e riconoscibile in contesti diversi. Per M. Weber, sono formazioni sociali lo Stato, il matrimonio, le istituzioni. Il concetto di formazione sociale occupa un posto importante nella concezione sociologica di L. von Wiese, che lo intende come un insieme di relazioni sociali talmente collegate tra loro da presentarsi come unità, come “condensamenti” permanenti di rapporti di avvicinamenti e distanziamenti tra gli uomini. Nella discussione sociologica italiana, spesso l'espressione formazione sociale viene usata come contrazione di “formazione economico-sociale”, di tutt'altro significato: quest'ultima infatti, derivante dal linguaggio marxiano, indica la totalità dei rapporti sociali ed economici, dei mezzi di produzione e della cultura che caratterizzano una particolare società.

Geologia

La formazione è l'unità litostratigrafica fondamentale, basilare per lo studio e l'interpretazione geologica su scala regionale; le sue dimensioni spaziali e temporali dipendono dalle condizioni e dall'evoluzione dell'ambiente di formazione. Una formazione può essere di spessore ridotto o presentare potenze di migliaia di metri, essere poco estesa o coprire migliaia di chilometri quadrati, abbracciare un intervallo di tempo esiguo o rilevante: la condizione basilare è che sia cartografabile. I limiti laterali sono posti dove compaiono sedimenti o rocce che mostrino caratteristiche litologiche sensibilmente diverse, mentre la delimitazione in senso verticale viene stabilita in base ai differenti caratteri litologici delle rocce che si sono formate prima (e ne costituiscono il letto) o dopo (e ne costituiscono il tetto) di quelle che rappresentano la formazione. Tra i suoi limiti superiore e inferiore una formazione può comprendere rocce di un solo tipo litologico (per esempio arenarie, calcari, ecc.) o ripetizioni di due o più tipi litologici (per esempio alternanze di calcari, marne e argille), oppure presentare una notevole eterogeneità di costituzione, che, proprio per il diversificarsi dalle unità stratigrafiche adiacenti, ne consente un'agevole identificazione. Una formazione può essere suddivisa in membri quando parti del complesso roccioso presentano caratteristiche litologiche o paleontologiche peculiari. Per istituire una nuova formazione occorre precisarne accuratamente l'ubicazione e fornire la descrizione di una sezione tipo; la denominazione si effettua abbinando al termine litologico più rappresentativo (oppure al termine formazione se non vi è un tipo litologico peculiare) il nome di una località significativa della zona; per esempio Calcare di Pietra de' Giorgi, Conglomerato di Savignone, formazione di Pietraroja.

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