fotointerpretazióne

sf. [foto+interpretazione]. Metodo di indagine per ricavare informazioni dalle fotografie aeree o dalle immagini da satellite utilizzabile per scopi topocartografici, geologici, morfologici, idrologici, forestali, archeologici, militari, ecc. L'esame sistematico delle immagini fotografiche, e non, porta a riconoscere i particolari naturali o artificiali rappresentati, mettendo a confronto le forme degli oggetti così come risultano dalle fotografie e le forme degli oggetti acquisite dalla realtà. Con la fotointerpretazione si possono raccogliere dati e notizie sicure sia per acquisire informazioni generali su un territorio, sia per completare quelle precedentemente acquisite. A seconda del settore di indagine variano gli elementi e gli oggetti da considerare. Si può avere, pertanto, una fotointerpretazione sistematica quando non si ha alcuna indicazione sulla zona fotografata, una fotointerpretazione guidata, quando si vuole indagare in uno specifico settore, e una fotointerpretazione comparata quando si mettono a confronto immagini della stessa zona riprese in epoche diverse per valutare le modificazioni intervenute sul territorio. La completezza delle informazioni dipende soprattutto dall'esperienza del fotointerprete e dagli strumenti impiegati, oltre che dal materiale di cui si dispone (foto in bianco e nero, a colori, all'infrarosso oppure immagini digitali multispettrali). Per ottenereil maggior numero di informazioni possibili il fotointerprete utilizza delle chiavi fotografiche, che lo aiutano non solo nella corretta lettura dell'immagine, ma anche a ricavare relazioni di causa-effetto, utilissime soprattutto per fornire un quadro sintetico dell'area di interesse, specialmente in particolari campi di applicazione. Assume, quindi, particolare importanza per la fotointerpretazione analizzare di ogni oggetto la forma e dimensione, l'ombra proiettata, il tono dei grigi o del colore, la tessitura del terreno e i particolari caratteristici associati. Per esempio, calcolando la scala dell'immagine si possono ricavare le dimensioni dell'oggetto; conoscendo il giorno e l'ora della presa e misurando l'ombra si può ricavare l'altezza dell'oggetto; le variazioni di tono della vegetazione possono denunciare diversi gradi di umidità del suolo; alcune variazioni di tono su terreni scoperti possono mostrare reticoli idrografici scomparsi oppure tracce di antichi insediamenti elementari. La fotointerpretazione viene applicata sistematicamente dal disegnatore quando, osservando nella zona di sovrapposizione di due fotogrammi aerei, restituisce la carta topografica o la mappa per fare la cartografia di base o catastale. Il primo settore di impiego della fotointerpretazione è stato quello militare e fu utilizzato regolarmente durante la prima guerra mondiale per individuare fortificazioni, schieramenti di artiglieria, movimenti nelle retrovie, ecc. Solo con il perfezionamento della fotogrammetria aerea, la fotointerpretazione fu applicata anche allo studio dell'ambiente terrestre. Con l'avvento delle immagini da satellite i settori di indagine della fotointerpretazione si sono notevolmente ampliati: ricerche petrolifere, individuazione di zone inquinate, di aree favorevoli alla pesca, ecc.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora