fototipìa

sf. [sec. XX; foto+-tipia]. Procedimento di stampa per la riproduzione di immagini a tono continuo modellato. La forma di stampa è in gelatina su lastra di vetro, ottenuta con il fototrasporto di negativi non retinati; nel caso di riproduzioni a colori si realizza una forma per ogni colore base prescelto. Le forme vengono messe a registro su macchine piano-cilindriche analoghe a quelle usate per la litografia e servono per produrre fino a un massimo di 1500 copie. La fototipia viene utilizzata nella riproduzione a stampa di opere d'arte in quanto non reca tracce di retinatura, evita di impastare i colori e lascia inalterati i chiaroscuri; di contro necessita di una notevole specializzazione per la selezione dei colori e per la messa a registro delle forme.

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