gestòsi

sf. [da gest(azione)+-osi]. Il termine gestosi indica una malattia insorta durante la gravidanza e che in genere regredisce dopo il parto. Si distinguono una precoce o del I trimestre, caratterizzata da iperemesi gravidica, e una tardiva, o del III trimestre, che comprende ipertensione gravidica, preeclampsia ed eclampsia. Nella gestosi tardiva, pur potendo essere interessati vari organi e apparati, la funzione renale è di solito quella più gravemente compromessa. La causa della malattia non è conosciuta, anche se sono noti i fattori che la favoriscono (per esempio eccessivo aumento di peso durante la gravidanza, età superiore ai 40 anni, gravidanza gemellare). La malattia è caratterizzata da sintomi che possono comparire isolatamente o associati: livelli di pressione arteriosa elevati, o che presentano uno spiccato incremento durante la gravidanza; albuminuria, espressione di un'alterazione renale; edemi soprattutto al viso, alle mani, alla regione lombosacrale e agli arti inferiori. Le complicazioni gravi possono essere l'eclampsia e il distacco della placenta. La terapia delle forme più lievi consiste principalmente nel rigoroso riposo fisico a letto, con controlli clinici frequenti. Nei casi più gravi è necessario il ricovero ospedaliero per la somministrazione della terapia opportuna; appena la paziente si è stabilizzata è indicata l'induzione del parto.

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