grano saracèno

pianta erbacea annua (Polygonum fagopyrum) della famiglia Poligonacee originaria dell'Asia centrale e coltivata in vari Paesi d'Europa, soprattutto nelle regioni centrosettentrionali. Ha radice fittonante e fusto cavo, verde o rossiccio, e foglie triangolari-cuoriformi, alterne; i fiori sono piccoli, ermafroditi, rossi, bianchi o verdognoli; il frutto è un achenio trigono, nerastro, contenente una massa farinosa biancastra. È una pianta che mal sopporta il freddo e il fatto che in Italia venga coltivata soprattutto in montagna si spiega con la brevità del suo ciclo vegetativo, nonché con la sua grande adattabilità a terreni acidi. La farina che se ne ottiene si usa generalmente mescolata a quella di frumento, di segale o di mais per preparare focacce, biscotti, pane, ecc., o anche per l'alimentazione del bestiame. In Italia la pianta è usata soprattutto per formare erbai intercalari, ma il foraggio che se ne ottiene può dar luogo nel bestiame a fenomeni di intolleranza come il fagopirismo.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora