harakiri

s. giapponese (da hara, ventre, e kiri, taglio). Forma di suicidio in uso nel Giappone feudale, che consisteva nel tagliarsi il ventre con una sciabola; era detta anche seppuku, dalla pronuncia sino-giapponese dei medesimi ideogrammi. Generalmente si distinguevano due tipi di harakiri: coatto e volontario. Il primo, più antico, era un privilegio della classe dei samurai, i quali, in seguito a qualche mancanza nei confronti del loro signore, potevano togliersi la vita invece di subire l'umiliazione di essere consegnati al boia. Il secondo era un mezzo per sfuggire onorevolmente a situazioni insostenibili, o per protestare contro eventuali ingiustizie subite. Si pensa che questa pratica fosse adottata inizialmente da samurai che preferivano togliersi la vita piuttosto che essere catturati dal nemico. Il harakiri coatto fu abolito nel 1868.

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