Lessico

sf. [sec. XV; dal latino inertía]. L'essere inerte; lo stato di chi è inerte; in particolare, in fisica, tendenza dei corpi a permanere nel proprio stato di quiete o di moto, se non viene loro applicata nessuna forza. Per estensione, inoperosità, immobilità: inerzia mentale, fisica, spirituale. Fig., per forza d'inerzia, per abitudine, senza reagire a ciò che è spiacevole o faticoso, accettando supinamente una situazione avversa. § In fotografia, punto dell'asse delle esposizioni nel quale si incontrano i prolungamenti dei tratti rettilinei delle curve caratteristiche di un'emulsione sviluppata con diversi tempi di sviluppo (vedi sensitometria). L'inerzia di un'emulsione è un indice della sua sensibilità alla luce.

Medicina

Condizione di scarso o mancante movimento di un organo (visceri cavi), fisiologicamente deputato a svolgere la sua funzione mediante movimenti peristaltici. Le cause di inerzia possono essere organiche o nervose (distonie); le forme cliniche sono in rapporto all'organo interessato (inerzia biliare, inerzia uterina, inerzia vescicale, ecc.). Caratteristica è l'inerzia del colon che si verifica in pazienti anziani o invalidi, soprattutto se allettati. La debole attività della muscolatura colica porta a una notevole distensione del viscere con costipazione. Il paziente non avverte lo stimolo a defecare nonostante l'ampolla rettale sia piena di feci. La formazione di un fecaloma può rappresentare una complicanza. La terapia è a base di lassativi osmotici (latte di magnesio o solfato di sodio); inizialmente possono essere sufficienti instillazioni rettali di olio di oliva caldo o soluzione fisiologica, oppure l'uso di supposte di glicerina. Per inerzia uterina si intende invece una debolezza delle contrazioni uterine durante il parto.

Fisica matematica

Ellissoide o ellisse di inerzia o di Culmann, luogo dei punti degli estremi di un segmento di cui l'altro estremo si trovi in un punto fisso di un solido S e la cui lunghezza sia inversamente proporzionale alla radice del momento di inerzia del solido rispetto all'asse cui appartiene di volta in volta il segmento. La sua equazione è

A, B e C sono i momenti di inerzia rispetto ai rispettivi assi. Se gli assi dell'ellissoide detti assi principali di inerzia, coincidono con gli assi del sistema cartesiano ortogonale di riferimento, l'equazione si riduce a αx²+βy²+γz²=h². Se il punto 0 scelto è il baricentro del solido S, l'ellissoide è detto ellissoide centrale di inerzia e gli assi assi centrali di inerzia.

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