indegnità

Indice

sf. [sec. XIV; da indegno].

1) L'essere indegno, condizione di chi è o è considerato indegno di qualche cosa

2) Azione o comportamento indegno, che suscita sdegno: fu esautorato dal suo incarico per le indegnità commesse. § In diritto, è la situazione giuridica rilevante negli istituti dell'adozione, della successione e della donazione. L'indegnità dell'adottato è causa di revoca dell'adozione e si determina in caso di attentato alla vita dell'adottante, del coniuge, degli ascendenti o discendenti o di altro reato sempre a danno dell'adottante stesso; la pena non è inferiore ai 3 anni. Analogo diritto di revoca spetta all'adottato nel caso che i medesimi fatti siano compiuti ai suoi danni dall'adottante. È escluso dalla successione per indegnità: chi volontariamente ha ucciso o tentato di uccidere la persona a cui dovrebbe succedere o il coniuge, un discendente o un ascendente; chi ha commesso in danno di tali persone un fatto punibile con le disposizioni sull'omicidio; chi ha calunniosamente denunciato le medesime per un reato punibile con l'ergastolo o con la pena superiore ai 3 anni; chi ha indotto, con dolo o violenza, il testatore a revocare o mutare testamento; chi lo ha alterato o soppresso o ne ha stilato uno falso. Le donazioni possono essere revocate per indegnità del donatario se questi si sia reso colpevole dei fatti di cui sopra o di ingiuria grave verso il donante o abbia dolosamente arrecato grave pregiudizio al di lui patrimonio.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora