Lessico

sm. [sec. XIV; da lanciare].

1) Atto ed effetto del lanciare o del lanciarsi: il lancio dei proiettili, di un sasso; di lancio, con un rapido scatto, di getto. In particolare: A) Nel calcio, tiro lungo con cui si passa il pallone a un compagno specialmente della linea d'attacco. B) Nell'atletica, prova eseguita con attrezzi che devono essere scagliati il più lontano possibile. Il lancio di ciascun attrezzo (peso, disco, martello, giavellotto) avviene con particolari tecniche. Le gare prevedono più prove, delle quali è tenuta buona soltanto la migliore. C) Nella pesca, manovra per proiettare a una certa distanza una qualsiasi esca; è tipico il lancio di cucchiaini che costituiscono, nella fase di recupero, attrazione per i pesci. D) In marineria, l'atto di lanciare il siluro: prepararsi al lancio. E) Fase iniziale della discesa mediante paracadute di un uomo o di un carico. F) Nella costruzione dei ponti, sinonimo, meno usato, di varamento.

2) Operazione che consente di immettere un missile sulla traiettoria prestabilita (lancio missilistico) o un satellite in un'orbita opportuna (lancio orbitale) oppure che permette a un veicolo di abbandonare il campo gravitazionale terrestre (lancio spaziale). Riferito agli aeromobili, il termine è sinonimo di decollo quando questo viene eseguito sfruttando dispositivi accelerati distinti dal gruppo motopropulsore del velivolo stesso (per esempio booster, catapulte).

3) Fig., campagna pubblicitaria per far conoscere un bene di consumo o un servizio e appoggiare iniziative a carattere economico. Nel campo produttivo si parla di lancio per l'immissione sul mercato di un nuovo prodotto per il quale contano, oltre al piano pubblicitario, anche la confezione, la distribuzione, la qualità, il prezzo; in quello finanziario, nel lancio di un prestito in titoli, si portano a conoscenza degli interessati, oltre alle condizioni generali, il tasso d'interesse, gli eventuali premi e le condizioni di rimborso.

4) Nel linguaggio giornalistico, il notiziario (o, anche, ogni parte dello stesso trasmessa di volta in volta) distribuito dalle agenzie di informazioneo.

Tecnologia: missilistica

La maggior parte delle tecniche di lancio utilizza apposite apparecchiature, dette rampe di lancio, dotate di sistemi per l'alimentazione dei vari impianti di bordo del veicolo, e che, oltre a sorreggere il veicolo stesso, ne assicurano l'orientamento secondo la direzione della traiettoria prefissata. Nel caso di piccoli missili (per esempio antiaerei) la rampa si riduce a un affusto portatile, spesso usato anche per il trasporto dell'arma, mentre nel caso di missili di maggiori proporzioni o di razzi vettori le rampe assumono dimensioni e complessità ben più rilevanti. Per le operazioni necessarie ai lanci del programma Apollo, per esempio, è stata utilizzata una rampa mobile, alta 136 m e del peso di 4800 t (impiegata anche per il montaggio finale del vettore Saturno e del veicolo spaziale Apollo), collocata sulla piattaforma di lancio dal grosso veicolo cingolato noto come Crawler-Transporter. Le operazioni di lancio sono state dirette da una centrale comprendente quattro sale di lancio, ciascuna delle quali dotata di quasi 500 distinte apparecchiature di comando e di controllo, collegate in parte via radio, in parte direttamente al razzo vettore e al veicolo spaziale, da cui si separano automaticamente all'istante del lancio, controllato da 62 telecamere installate sulla rampa stessa. Il lancio segue procedure diverse secondo che si tratti di un missile o di un razzo vettore. Nel caso di missili destinati a fini tattici, con gettate dell'ordine delle diecine di km, il lancio viene usualmente eseguito mediante una rampa ad alzo regolabile, che mantiene il missile inclinato rispetto all'orizzontale di un angolo non troppo elevato e puntato in direzione del bersaglio. Se, invece, il missile deve raggiungere obiettivi posti a centinaia o a migliaia di km, viene disposto verticalmente, in modo da consentirgli di raggiungere più velocemente quote stratosferiche (lancio suborbitale) dove la ridotta densità dell'aria facilita l'ottenimento di velocità e gettate più elevate. Il lancio di un satellite o di una sonda spaziale viene usualmente eseguito in più fasi che successivamente portano il veicolo alla quota desiderata, lo immettono quindi in un'orbita circumterrestre ed eventualmente lo dirigono poi nello spazio nella direzione voluta. Questa tecnica, basata sull'impiego di razzi vettori a più stadi (lanciati da rampe verticali), permette di evitare le violente accelerazioni cui il corpo da porre in orbita verrebbe assoggettato nel caso di lancio eseguito con un solo impulso iniziale; inoltre evita l'attraversamento ad altissima velocità degli strati più bassi e più densi dell'atmosfera, dove si incontrano elevate resistenze aerodinamiche e vi è il pericolo di fenomeni di riscaldamento per attrito. Una volta raggiunta la quota voluta, i propulsori del vettore vengono utilizzati per far raggiungere al veicolo la prima velocità cosmica che consente il suo inserimento nell'orbita circumterrestre, previa variazione dell'orientamento della loro spinta ottenuta ruotando il complesso veicolo-vettore. Le eventuali successive correzioni dell'orbita vengono eseguite impiegando spinte modeste. Nel caso di veicoli e sonde spaziali l'inserimento in orbita circumterrestre viene essenzialmente sfruttato per consentire i controlli delle varie apparecchiature di bordo prima dell'inizio della vera missione spaziale.

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