lattòsio

sm. [sec. XIX; da latte+-osio]. È un carboidrato contenuto nel latte in percentuale diversa a seconda della specie animale di provenienza; viene detto anche zucchero di latte. È un disaccaride formato da glucosio e da galattosio uniti mediante legame β-glucosidico. Allo stato puro è una polvere cristallina, di sapore dolciastro, solubile in acqua; le soluzioni acquose sono destrogire e hanno proprietà riducenti. L'enzima lattasi e le soluzioni diluite degli acidi minerali lo scindono nei suoi due componenti. Il deficit di questo enzima causa intolleranza al lattosio, rendendo incapace l'organismo di digerire il latte. Industrialmente si ottiene dal latte e dai residui della fabbricazione dei formaggi. Il lattosio viene sintetizzato nella ghiandola mammaria a partire dal glucosio, in presenza del coenzima UTP e dell'enzima UDP-glucosio-isomerasi. Il lattosio viene adoperato nell'industria farmaceutica come eccipiente di polveri, pillole e compresse, in microbiologia per la preparazione dei terreni di coltura, in chimica analitica come adsorbente per cromatografia, in medicina quale lassativo. Trova anche impiego per la produzione industriale dell'acido lattico e come conservante della frutta, delle confetture e delle carni.

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