locusta

sf. [sec. XIV; dal latino locusta]. Nome comune di alcuni insetti ortotteri della famiglia Acrididi, in particolare del genere Locusta, impr. detti cavallette. Fig., persona avida, insaziabile, nociva: fitti come locuste, per indicare una moltitudine vorace. § La specie Locusta migratoria, che raggiunge i 7 cm di lunghezza, è diffusa in tutto il mondo tranne che nelle Americhe. Presenta una fase solitaria, manifestantesi con forme diverse caratterizzate da colori diversi (verdi, bruni, giallastri), e una fase gregaria, contraddistinta da alcune differenze morfologiche: durante questa può rendersi assai dannosa alle colture. Locusta o cavalletta del deserto è detta la Schistocerca gregaria, della famiglia Acrididi, presente in un'ampia zona che va dall'Africa a nord della fascia tropicale all'Asia sudoccidentale sino all'India; è nota sin dalla più remota antichità. Innocua durante la fase solitaria, quando si trova in fase gregaria è in grado di distruggere totalmente i raccolti. La fase gregaria si verifica 2-3 volte l'anno; dalle ooteche, lunghe 3-4 cm, deposte nel terreno si originano enormi sciami che si spostano anche a grandi distanze. Temutissima in taluni Paesi, in altri la locusta del deserto viene invece accolta con favore in quanto consumata come alimento.

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