màglio

Indice

Lessico

sm. [sec. XIV; latino mallĕus, martello].

1) Martello di legno a due teste, di grandi dimensioni, un tempo in uso per abbattere i bovini. Anche grande mazza di ferro usata dai fabbri.

2) Macchina usata per eseguire operazioni di fucinatura nella quale il lavoro di deformazione plastica del metallo è fornito dall'energia cinetica di una mazza battente su un'incudine.

3) Nell'hockey, il bastone usato dagli atleti per sospingere o colpire la palla (su pista o su prato) o il disco (su ghiaccio); anche la mazza del croquet.

Tecnica

Le parti essenziali di cui si compone un maglio sono: la mazza, l'incudine o ceppo, l'apparato motore. La struttura della macchina può essere a uno o due montanti, o, per i tipi più grandi, a portale. A causa dei notevoli urti trasmessi al terreno a ogni colpo, i magli richiedono fondazioni di massa pari a ca. 120 volte la massa della mazza battente. L'incudine o ceppo su cui poggia il pezzo da fucinare deve essere una massa di ca. 10-30 volte quella della mazza. L'apparato motore può essere a vapore, pneumatico, idraulico o meccanico. La mazza può agire a caduta libera, oppure può essere fornita di energia addizionale. Nei magli a caduta libera, a maglio lento, detti anche berta, la mazza non supera di solito il peso di 3 t; l'altezza di caduta varia da uno a tre metri e la frequenza dei colpi può arrivare a uno al secondo; la mazza viene sollevata meccanicamente da una trasmissione a tavola, a cinghia o a catena, e quindi abbandonata alla libera caduta lungo guide verticali. Nei magli a tavola la mazza, collegata a una tavola, viene sollevata per frizione della tavola stessa contro due rulli eccentrici; nei magli a cinghia la mazza è sorretta da una cinghia che si avvolge su un tamburo di sollevamento che viene posto in rotazione mediante accoppiamento a frizione con un volano rotante; nei magli a catena alla cinghia è sostituita una catena. Nei magli a vapore, pneumatici e idraulici la risalita della mazza è comandata da un pistone che scorre in un cilindro. Nei magli con mazza ad accelerazione addizionale può essere ancora utilizzata una trasmissione meccanica (maglio a molla, a balestra): in tal caso tra la mazza e l'organo motore è interposta una molla, che è in grado di aumentare la velocità della mazza e di conseguenza la velocità di lavoro (fino a 160-300 colpi al minuto, con una mazza di 200 kg e corsa di 180-350 mm). Più comunemente viene utilizzato un fluido motore (olio, aria compressa, vapore): varie sono le soluzioni costruttive; nel tipo più semplice la mazza è solidale con un pistone che scorre in un cilindro; il fluido motore agendo nel cilindro impone alla mazza collegata allo stantuffo il moto alternativo, che nella fase di caduta viene accelerato a opera di una sovrapressione creata nel fluido motore. Esistono particolari tipi di maglio, detti a contraccolpo, in cui, in luogo dell'incudine, esiste una seconda mazza: le due mazze sono accoppiate meccanicamente o idraulicamente, così che, all'abbassarsi della mazza superiore, si ha l'innalzamento di quella inferiore. Il maglio a contraccolpo elimina i notevoli urti trasmessi dal maglio alle fondazioni.

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