mìtilo

sm. [sec. XIX; dal latino mitŭlus, risalente al greco mítylos, propr. senza corna]. Genere (Mytilus) di Bivalvi Pteriomorfi della famiglia dei Mitilidi, conosciuto con numerosi nomi (muscoli, cozze, peoci, datteri neri, ecc.), che hanno conchiglia allungata, triangolare, a valve quasi uguali, nera all'esterno e bluastra iridescente all'interno. Diffusi in tutti i mari, vivono a poca profondità attaccati alle rocce per mezzo del bisso, sostanza secreta da una speciale ghiandola. Possono fissarsi però su qualunque oggetto sommerso e compiere modesti spostamenti attaccando nuovi filamenti di bisso in un punto poco distante e liberandosi dai precedenti. Al momento della riproduzione vengono emessi dalle femmine e dai maschi rispettivamente nugoli di uova e di spermatozoi: dalla fecondazione nascono larve ciliate che si fissano a qualunque substrato, purché non sia a profondità maggiore di 1,50 m. Dopo qualche giorno le larve presentano una piccola conchiglia grigiastra, e dopo due mesi circa la conchiglia raggiunge la lunghezza di 1 cm. I mitili sono oggetto di coltivazione (vedi mitilicoltura); le specie più note sono Mytilus galloprovincialis e Mytilus edulis.

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