macrobiòtica

sf. [da macrobiotico]. Principio esistenziale basato sulla teoria cosmologica dello yin e dello yang, propria della filosofia zen, introdotto in Occidente da Nyoiti Sakurazawa, meglio noto come Georges Oshawa. Il termine, mediato da Ippocrate, significa "la grande vita", con riferimento alla piena unione fra uomo e natura che si realizza attraverso un modo di vivere che comprenda e rispetti le leggi naturali. La dieta, che è certamente l'aspetto più noto della macrobiotica, rappresenta pertanto un modo di alimentarsi consono ai principi dello yin e dello yang. Secondo questi, tutte le manifestazioni, materiali e immateriali, del cosmo, e quindi anche i cibi, possono essere classificati come yin o yang a seconda che contengano una quantità prevalente di yin, la forza espansiva, centrifuga, o di yang, la forza contrattiva, centripeta, pur essendo entrambe le forze, opposte e complementari, sempre presenti in ogni fenomeno naturale e distribuite in quantità diverse nelle diverse parti di ogni corpo fisico. Per ottenere una perfetta salute fisica e mentale l'organismo umano deve alimentarsi con cibi yin e yang in quantità variabili a seconda dell'individuale costituzione e condizione fisica e del clima (influenzato dalla latitudine, dalla stagione, dall'altitudine, ecc.), con l'accortezza di evitare il più possibile i cibi, incluse le bevande, di qualità estremamente yin, come quelli che contengono zuccheri semplici e grassi saturi, i vegetali crudi o a reazione marcatamente acida (pomodori, patate, frutta, ecc.) ed estremamente yang, come quelli molto salati, quelli cotti troppo a lungo o bruciati, le proteine animali, ecc., e di assumere in quantità maggiore quelli più equilibrati, in cui cioè lo yin e lo yang si equivalgono, come i cereali integrali in grani e i vegetali cotti moderatamente. Una dieta macrobiotica di riferimento comprende il 50% o più di cereali integrali, il 20-30% di verdure, di cui almeno due terzi cotte, il 10-15% di legumi, e il 5% di minestre. Occasionalmente si possono consumare cibi animali (10-15%), possibilmente pesce, molluschi e crostacei, che sono di qualità meno yang. È raccomandata una dieta più yang in climi o stagioni fredde, che sono più yin, e viceversa. I cibi devono essere freschi o conservati con metodi tradizionali (salatura, affumicatura, essiccazione, ecc.) e non devono contenere additivi chimici né essere stati coltivati (vegetali) o allevati (animali) rispettivamente con concimi chimici o cibi additivati. Inoltre dovrebbero provenire da regioni non lontane. Poiché infine, in senso lato, l'organismo umano si nutre anche di acqua, luce e aria, anche questi elementi dovranno essere incontaminati. In quanto disciplina di vita la macrobiotica include anche una serie di pratiche collaterali alla dieta ma ugualmente volte al mantenimento o al ripristino della salute del corpo, alla quale corrisponde anche la salute mentale (medicina macrobiotica). Queste sono forme particolari di ginnastica, di automassaggio, di respirazione,ecc. Le pratiche curative si basano pure sui principi dello yin e dello yang e sulla medicina tradizionale (decotti, infusi, cibi particolari, massaggio, agopuntura, ecc.). Malgrado i suddetti principi appaiano alquanto rigidi, la macrobiotica si presenta, al contrario, come una disciplina di libertà che può essere conseguita soltanto da un organismo fisicamente e mentalmente sano, nel quale si manifesta appieno l'ordine dell'Universo. Disciplina di indubbi benefici se eseguita con competenza (esistono al mondo ospedali macrobiotici nei quali si garantisce di curare perfino malattie degenerative come quelle cardiache, i cancri, ecc.), in molti Paesi, inclusa l'Italia, la macrobiotica ha trovato larga diffusione soprattutto come moda gastronomica e nelle principali città esistono ristoranti nei quali è possibile gustare piatti preparati secondo i suoi principi.

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