malachite

sf. [sec. XVIII; prob. dal greco molochîtis (líthos), (pietra) del colore della malva]. Minerale, carbonato basico di rame, di formula Cu₂[(OH)₂|CO₃], cristallizzato nella classe prismatica del sistema monoclino. Raramente in cristalli isolati e distinti, si presenta sotto forma di masse compatte concrezionate, in incrostazioni stalattitiche reniformi o mammellonari, colorate in verde smeraldo e spesso con zonature concentriche verdi e verde-scuro. La malachite è un minerale di origine secondaria e si trova, spesso in associazione a limonite e cuprite, nella zona di ossidazione dei giacimenti di solfuri di rame; principali giacimenti sono quelli della Siberia, dell'Arizona, dello Zimbabwe, del Cile e soprattutto del Congo. § La malachite fu largamente diffusa nell'ornamentazione fin dall'antichità (si ricordano per esempio le colonne del tempio di Diana a Efeso), in oreficeria e nella gioielleria. Difficile a lavorarsi per la sua fragilità, è per lo più impiegata in sottili lastre di rivestimento. Fra gli esemplari di grandi dimensioni si ricordano i vasi di produzione russa del sec. XIX della collezione Genova di Venezia e quelli dei Musei Vaticani.

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