Lessico

agg. e sm. [sec. XIII; da materia].

1) Agg., proprio della materia; composto di materia: l'inerzia materiale; sostanze materiali; in fisica: punto materiale. Per estensione, che riguarda la materia in contrapposizione allo spirito, all'intelletto e alla morale e quindi le condizioni fisiche dell'esistenza: benessere materiale; aiuti materiali; il nostro è un progresso puramente materiale; le necessità materiali, quelle economiche; lavoro materiale, che richiede solo un impegno fisico. In particolare, relativo alla realtà puramente fisica; effettivo, oggettivo: errore materiale, non di giudizio, che incide solo sulla realizzazione pratica di qualche cosa e dovuto per lo più a distrazione; impossibilità materiale, dovuta alle condizioni oggettive e non alla volontà; non avere il tempo materiale per fare qualche cosa, il tempo effettivamente necessario. Fig., grossolano, rozzo, sgraziato: mobili materiali; lavoro eseguito in maniera materiale. Di persona, dai modi rozzi, grossolani, volgari: un ragazzo materiale; anche come sm. e f.: sei un gran materiale. Frequente in tal senso il peggiorativo materialaccio e l'accr. materialone. § Causa materiale, secondo Aristotele, una delle quattro cause del divenire della sostanza, il sostrato indeterminato che, unito a una forma, è sinolo, realtà sussistente. Nelle possibili mutazioni è l'elemento che permane, che individua la forma, fissandola in un dato modo d'essere; in un corpo è il fondamento della sua estensione.

2) Sm., sostanza, materia fornita di determinate caratteristiche e destinata a un particolare uso: materiali da costruzione; materiali metallici; materiali isolanti;materiali nobili, quelli pregiati (marmi, legni rari e simili). Per estensione, l'insieme degli strumenti, delle attrezzature e simili, destinati a un determinato uso: materiale tipografico;materiale rotabile, l'insieme di locomotive, automotrici e veicoli ferroviari; nel costo va considerata anche l'usura del materiale. In particolare, nel linguaggio giornalistico ed editoriale, tutto ciò che viene avviato alla composizione; complesso di dati, documenti, estratti ecc., necessari alla realizzazione di un'opera di studio o di ricerca: raccogliere il materiale per una monografia. § Materiale fissile, materiale costituito da atomi in grado di subire processi di fissione nucleare; materiale fertile, materiale non fissile, ma trasformabile in fissile attraverso reazioni di cattura di neutroni; materiale autofertilizzante, tipo di combustibile per reattore nucleare nel quale la quantità di materiale fissile perduto nelle reazioni è minore o uguale alla quantità di un nuovo elemento, anch'esso fissile, prodotto per cattura di neutroni da parte di materiale inerte presente nel combustibile. I materiali autofertilizzanti contengono sia materiale fissile, sia materiale fertile. § Materiale didattico, l'insieme dei mezzi materiali utilizzati nell'insegnamento e nell'apprendimento. Il materiale didattico può essere bibliografico, cartografico, scientifico, tecnico, artistico, audiovisivo, ecc. Una prima sistemazione all'interno di un preciso progetto pedagogico del materiale didattico e l'esigenza di una sua strutturazione scientifica si devono all'elaborazione della Montessori.

Tecnologia: materiali compositi

Sono materiali costituiti da almeno due componenti, fisicamente distinti ma aderenti l'uno all'altro a livello microscopico, in modo da ottenere un materiale omogeneo. Il materiale di base è la matrice, l'altro è il rinforzo: la matrice trasferisce lo sforzo applicato al rinforzo, il quale sopporta la resistenza meccanica del materiale. In base alla natura della matrice si distinguono: compositi a matrice polimerica, metallica o ceramica. I materiali compositi a matrice polimerica sono le vetroresine e le carboresine (resine termoindurenti epossidiche con fibre di carbonio). Le proprietà dei materiali compositi variano con la loro composizione e, quindi, modificando opportunamente il tipo e l'entità della matrice e del rinforzo si possono ottenere materiali con una vasta gamma di prestazioni meccaniche e fisiche. Pertanto questi materiali possono essere adeguatamente progettati per soddisfare requisiti predefiniti. La tendenza attuale è comunque quella di migliorare le prestazioni dei materiali compositi già esistenti piuttosto che immetterne di nuovi sul mercato. Per quanto riguarda i materiali compositi metallici, sono stati superati i problemi relativi al loro processo di formatura, ed è quindi prevedibile un forte aumento della presenza di questi materiali sul mercato. Un tipico esempio di materiale composito può essere costituito dal classico cemento armato utilizzato nelle costruzioni civili, anche se si parla usualmente di materiali compositi riferendosi a materiali con matrici in resine plastiche, come le vetroresine e le carboresine. Questi ultimi tipi di materiali, con fibre in vetro o carbonio, hanno avuto negli ultimi decenni del sec. XX una diffusione sempre maggiore in costruzioni richiedenti bassi pesi ed elevate capacità di resistenza, come nel caso delle costruzioni aeronautiche dove hanno affiancato le tradizionali leghe leggere a base di alluminio. Proprio il campo aeronautico risulta quello dove si sono orientati i maggiori sforzi nella ricerca di materiali compositi sempre più avanzati, il cui uso si è successivamente esteso anche ad altri tipi di costruzioni. Nel corso degli anni Ottanta ha visto per esempio la luce il Beechcraft Starship, primo aeroplano pressurizzato certificato con una struttura interamente in materiali compositi (a base di fibre in carbonio, vetro, boro e kevlar), mentre nel campo delle costruzioni elicotteristiche le pale realizzate in materiale composito risultano particolarmente apprezzate per la loro elevatissima resistenza alle sollecitazioni. Ed è proprio sugli elicotteri che, grazie alle intrinseche doti di resistenza, il materiale composito si è via via affermato anche nella costruzione di mozzi e parti secondarie (carenature, pavimenti ecc.). L'istituto giapponese per le ricerche sull'energia atomica (JAERI) ha infine messo a punto un materiale composito in fibre di carbonio in grado di resistere a temperature fino 1500 gradi: la finalità è quella di impiegarlo per la protezione del nucleo del reattore del progetto ITER (International Thermonuclear Experiment Reactor) per la fusione nucleare, progetto al quale collaborano Giappone, Russia e Unione Europea.

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