mentòlo

sm. [sec. XIX; da menta+-olo2]. Composto organico, appartenente al gruppo dei terpeni, che costituisce il più importante principio attivo dell'essenza di menta. Si ottiene per estrazione dall'essenza di menta o più spesso per sintesi mediante idrogenazione del timolo in presenza di catalizzatori metallici. Per ossidazione con acido cromico si trasforma in mentone, sostanza presente anch'essa nell'essenza di menta e usata un tempo come prodotto di partenza per la sintesi del mentolo. Il mentolo viene largamente adoperato nella produzione di profumi, di liquori, di sigarette, di preparati aerosol, ecc. Dal punto di vista farmacologico, hanno un certo interesse le proprietà disinfettanti, anestetiche locali e antispasmodiche del mentolo, che viene adoperato quale antisettico, antipruriginoso, analgesico nelle carie dentarie e sedativo nelle gastralgie.

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