mokṣa o moksha

sm. sanscrito usato in italiano come sm. o f. (propr. liberazione). La salvezza assoluta, nella tradizione religiosa dell'India. Questo indirizzo soteriologico trae origine dall'idea dell'esistenza umana come un prodotto di “vincoli” di varia natura (il vincolo per eccellenza è il karman, la “forza” che nasce dalle azioni costringendo l'uomo alla catena delle rinascite). Accanto alla formulazione originaria che la mokṣa si possa raggiungere soltanto dopo la morte, nella speculazione upanishadica viene espressa anche la teoria di una mokṣa da conseguire durante la vita (jīvanmukti). Questa prospettiva risulterà di grande importanza nell'ulteriore sviluppo della religione indiana. Da essa saranno indirizzate le pratiche ascetiche, tendenti alla rottura della vita di relazione, che metteranno in crisi il sistema politeistico vedico su cui ogni tipo di vita di relazione si fondava. E infine nasceranno le religioni eterodosse, quali il buddhismo e il giainismo, le cui teorie e pratiche soteriologiche sono tutte elaborazioni dell'idea di una “liberazione assoluta”.

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