moschettière

sm. [sec. XVII; da moschetto]. Soldato armato di moschetto. I moschettieri costituirono un corpo di fanteria che a cominciare dal sec. XVI prese il posto degli archibugieri negli eserciti moderni a fianco dei picchieri. Essi andarono acquistando sempre maggiore importanza fino a sostituire totalmente questi ultimi. In Francia, sotto Luigi XIII, vennero chiamati moschettieri i nobili che entrarono a far parte della compagnia della guardia di casa reale costituita da Richelieu, l'onnipotente ministro, compagnia che passò poi al suo successore, Mazzarino, e quindi al re, dopo che Luigi XIV l'aveva sciolta e ricostituita nel 1657. I moschettieri vennero poi raccolti in due compagnie, distinguendosi per la bordatura d'oro o d'argento della casacca rossa. Sempre in prima fila in tutte le guerre i moschettieri furono sciolti dalla Rivoluzione. Il corpo riapparve brevemente con la Restaurazione (1814-15). In Francia e in Gran Bretagna i moschettieri erano detti grigi (o bianchi) e neri dal mantello dei loro cavalli, ma in Francia prestavano servizio anche a piedi, mentre in Gran Bretagna esclusivamente a cavallo. Compagnie di moschettieri fecero parte anche degli eserciti di Germania, Austria, Svezia e Russia. Compiti di polizia ebbero i moschettieri dell'esercito sardo-piemontese. In periodo fascista vi erano i balilla moschettieri e Moschettieri del duce erano chiamati i componenti della guardia d'onore di Mussolini.

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