nicèno-costantinopolitano, sìmbolo-

formula di fede approvata dai vescovi del Concilio di Nicea (325). Fra le altre verità dogmatiche contiene la prima affermazione del magistero della Chiesa. Fu sostenuto dai papi del sec. IV: Giulio I, Liberio, Ilario, Damaso; e dai santi: Atanasio, Basilio, Gregorio di Nazianzo, Ambrogio, Ilario; lo riconfermarono i concili di Costantinopoli, Efeso, Calcedonia. Nel suo testo originario suona così: “Crediamo in un Dio Padre onnipotente, creatore di tutto il visibile e l'invisibile, e in un Signor Gesù Cristo il Figlio di Dio, Unigenito, generato dal Padre, ossia dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato non fatto, consustanziale al Padre, mediante il quale tutto fu fatto, quello che è nel cielo e quello che è nella terra; il quale per noi uomini e per la nostra salvezza discese e si fece carne, si fece uomo, patì e risuscitò il terzo giorno, salì ai cieli, verrà a giudicare i vivi e i morti; e nello Spirito Santo. Quelli poi che dicono v'era [un certo periodo] quando non v'era e non era prima di essere generato e che osano dire che fu fatto dal nulla o da un'altra hypóstasis o usía, o che il Figlio di Dio era creato o mutevole o cambievole vengono anatematizzati dalla Chiesa cattolica”.

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