norvegése

Indice

Lessico

agg. e sm. e f. Proprio della Norvegia: lingua norvegese (anche come sm.: il norvegese); abitante o nativo della Norvegia.

Linguistica

Le lingue e i dialetti norvegesi appartengono al gruppo settentrionale delle lingue germaniche. Verso il 1000 appaiono le prime iscrizioni runiche norvegesi, mentre i manoscritti più antichi sono della fine del sec. XII. Precedentemente era diffusa in tutta la Scandinavia una lingua nordica comune relativamente unitaria. Dal 1387 la Norvegia fu unita politicamente alla Danimarca e ciò provocò un progressivo declino del norvegese sostituito dal danese come lingua colta e lingua ufficiale dell'amministrazione, dello Stato e della Chiesa. All'inizio del sec. XIX, con la riconquistata indipendenza politica, il danese parlato in Norvegia (dove si era mantenuto in una forma sostanzialmente più arcaica rispetto alla madrepatria), detto “dano-norvegese” o riksmål (lingua di Stato), venne sempre più ricondotto a radici nazionali, differenziandosi dal danese più nel lessico e nella fonetica che nella morfologia e nella sintassi. Verso la metà del sec. XIX il filologo norvegese I. Aasen sulla base dei dialetti norvegesi, soprattutto occidentali, creò una nuova lingua norvegese autentica e genuina che, per la sua origine, chiamò landsmål (lingua paesana). Questa nuova lingua, che viene ora designata col termine di nynorsk (neonorvegese), ebbe un rapido successo tanto che già nel 1892 fu riconosciuta come lingua ufficiale della Norvegia accanto al riksmål, oggi chiamato bokmål (lingua libresca); tra le due lingue ufficiali, entrambe insegnate nelle scuole e dotate di una ricca letteratura, sembra in atto un progressivo avvicinamento.

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