Lessico

sf. [sec. XVI; da ordinare].

1) Ant., ordinamento, organizzazione. In particolare, disposizione ordinata di truppe armate, schieramento: marciare in ordinanza. Per estensione, schiera di soldati: far avanzare le ordinanze.

2) Ordine emanato da un'autorità, provvedimento di carattere giurisdizionale o amministrativo: un'ordinanza del pretore, del sindaco. Nell'ambiente militare, comando, prescrizione, disposizione superiore: seguire le ordinanze; divisa di ordinanza, quella prescritta dal regolamento; silenzio fuori ordinanza, diverso da quello regolamentare; antiq.: soldato d'ordinanza (o solo ordinanza), militare addetto al servizio di un ufficiale, attendente: è l'ordinanza del capitano.

Diritto

L'ordinanza giurisdizionale è succintamente motivata. Se è pronunciata in udienza, è inserita nel processo verbale; fuori dell'udienza, è scritta in calce al processo verbale, oppure in foglio separato. Nell'ordinanza amministrativa la legge comunale e provinciale prevede l'intervento del sindaco nei provvedimenti contingibili e urgenti di sicurezza pubblica (edilizia, polizia locale) nonché di igiene pubblica.

Storia: ordinanze reali

Atti pubblici dei reali di Francia, la cui promulgazione avveniva senza le formalità prescritte per gli editti. Potevano essere emesse anche senza la registrazione del Parlamento e toccavano i più svariati settori dell'amministrazione. Assai antiche (la prima ordinanza risale a Filippo il Bello) assunsero la forma più compiuta durante il regno di Luigi XIV. Le ordinanze di luglio (1830), emanate da Carlo X su consiglio di J. A. A. M. Polignac per stroncare l'opposizione liberale, provocarono l'insurrezione popolare e la caduta del re.

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