Definizione

sm. [sec. XVII; dal greco pánkreas, da pân, tutto+kréas, carne]. Organo ghiandolare in parte esocrino, in parte endocrino, annesso all'intestino medio dei Vertebrati, la cui forma e dislocazione sono estremamente variabili.

Anatomia comparata

Il pancreas è presente in tutti i Vertebrati ed è disposto nel mesentere non molto distante dallo stomaco e dorsalmente all'intestino, in cui si apre con uno o più dotti. Il pancreas è una struttura ghiandolare esocrina: le secrezioni prodotte dalle cellule degli acini terminali sono raccolte da dotti sottili che confluiscono nel sistema collettore che si apre nel lume intestinale. Le secrezioni pancreatiche contengono numerosi enzimi digestivi. In quasi tutti i Vertebrati, inoltre, nella massa esocrina del pancreas sono presenti isolotti di cellule con attività endocrina (isole di Langerhans): soltanto nei Ciclostomi, in alcuni Osteitti e in pochi serpenti il tessuto endocrino è concentrato in una o poche masse separate dal pancreas esocrino. Embriologicamente il pancreas, nei Pteromizonti e nei Teleostei, deriva da abbozzi numerosi disposti lungo l'intestino medio; negli Acipenseridi, da due abbozzi dorsali e due ventrali all'intestino; nei Selaci, da un solo abbozzo dorsale; negli Amnioti, da due abbozzi, uno dorsale e uno ventrale (inizialmente doppio). Nei Ciclostomi Missinoidei, il pancreas è costituito da numerosi piccoli lobi che si aprono nel coledoco; nei Pteromizonti, alcuni lobi sono incorporati nella parete dell'intestino medio, altri disposti lungo la valvola spirale, altri ancora compenetrati nel fegato. Nei Selaci, il pancreas è poco sviluppato, ma forma una massa ghiandolare compatta, compresa in parte nella parete intestinale. Nei Teleostei, è costituito da numerosi lobuletti posti nello spessore del mesentere e sboccanti separatamente nell'intestino medio. Negli Anfibi, è formato da lobi e lobuli posti nello spessore del mesentere e sbocca nell'intestino con due dotti (Apodi e Urodeli) o con uno (Anuri). Anche in questi animali una parte del pancreas esocrino compenetra il fegato. Nei Tetrapodi superiori, il pancreas è costituito da una massa compatta in cui si distinguono un lobo ventrale o corpo e un lobo dorsale o coda. Possono trovarsi tanti dotti escretori quanti sono gli abbozzi da cui si sviluppa la ghiandola: la condizione più primitiva è quella con tre proliferazioni – una dorsale e due ventrali – ciascuna con un dotto che sbocca nell'intestino medio o nel coledoco, ma il primo abbozzo ventrale tende a scomparire precocemente. Nei Mammiferi, il dotto efferente dell'abbozzo ventrale diventa il dotto di Wirsung e sbocca nel duodeno assieme al coledoco; quello dell'abbozzo dorsale diventa il dotto di Santorini. Negli Equini e nei Canidi, rimangono solitamente pervi entrambi i dotti; nei Felini (gatto) e nei Caprini scompare il dotto di Santorini, mentre nei Ruminanti e nei Suini quello di Wirsung.

Anatomia umana

Nell'uomo il pancreas è disposto trasversalmente nella parte superiore della cavità addominale, tra l'ansa del duodeno e la milza, dietro lo stomaco. "Per la figura vedi il lemma del 14° volume." Ha corpo allungato e sensibilmente appiattito, in cui possono distinguersi una porzione più grossa e spessa, detta testa del pancreas, a contatto con il duodeno, una parte intermedia (corpo) e un tratto terminale assottigliato (coda), in rapporto con l'ilo della milza. "Vedi la figura a pagina 400 del XVI volume." Il pancreas è composto da due differenti strutture corrispondenti a due funzioni: esocrina ed endocrina; la prima struttura è quella di una ghiandola acinosa composta e presenta quindi un sistema di dotti escretori non secernenti che costituiscono un albero di canali convergenti nel dotto pancreatico principale (dotto di Wirsung) e in quello pancreatico accessorio (dotto di Santorini) i quali, lasciato il pancreas, raggiungono il duodeno, dove scaricano il succo. La seconda è costituita da piccoli ammassi di cordoni e cellule epiteliali (isole pancreatiche o di Langerhans), che sono situati nel tessuto interstiziale della porzione esocrina e producono insulina, riversata poi nel circolo sanguigno. La vascolarizzazione del pancreas è garantita dalle arterie pancreatico-duodenali e dai rami pancreatici dell'arteria splenica, mentre il sangue refluo è raccolto dalle vene lienale e mesenteriche, che lo riversano nella vena porta; vasi linfatici formano una rete perilobulare. I nervi del pancreas giungono dai plessi periarteriosi del plesso celiaco.

Medicina: pancreas endocrino artificiale

Sistema computerizzato di controllo della glicemia corredato di pompe che infondono, a seconda delle necessità, insulina o glucosio. Viene connesso al sangue del paziente mediante un catetere introdotto in una vena superficiale. Le indicazioni principali dell'uso di questo apparecchio, peraltro limitate a causa delle sue non trascurabili dimensioni, sono la cura del diabete mellito insulino-dipendente con alta instabilità (spiccate iperglicemie alternate a ipoglicemie), difficilmente controllabile con la terapia insulinica tradizionale, il trattamento postoperatorio di pazienti diabetici e il monitoraggio di donne diabetiche durante il parto. Attualmente oltre alle pompe esterne sono ormai usati nella pratica clinica i dispositivi artificiali impiantati sottocute. Tali sistemi permettono, per mezzo di appositi sensori della glicemia, di iniettare al bisogno insulina nel circolo venoso. Limiti a tale metodica sono la necessità di periodici riempimenti del contenitore per insulina, anche a causa della spiccata termoinstabilità dell'ormone, e la necessità di estrema precisione del glucometro per la valutazione della glicemia e quindi della quantità di insulina da iniettare.

A. Ribet, J. P. Pascal, Pancréas Exocrine. Physiologie. Introduction à l'Exploration Fonctionelle, Parigi, 1968; J. Decourt, Les glandes endocrines, Parigi, 1969; S. Pliteri, Il pancreas esocrino, Milano, 1987.

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