Lessico

sf. [sec. XIV; latino tardo apodīxa, dal greco apódeixis, prova, da apodeíknými, dimostrare].

1) Documento attestante un'obbligazione, un contratto, un patto o convenzione e anche il ricevimento di una merce o di una somma di danaro: polizza del Monte di Pietà; polizza di assicurazione; polizza di carico.

2) Un tempo: polizza di cambio, cambiale.

3) Ant., biglietto.

4) Il quantitativo (assoluto o proporzionale), in numero o in peso, dei caratteri mobili da stampa, distinti per occhio, che sono compresi in un assortimento alfabetico, cioè il complesso dei caratteri che costituisce la dotazione per la composizione dei testi secondo una determinata famiglia alfabetica in un determinato corpo.

Assicurazioni

Nel campo assicurativo si ha la polizza di assicurazione, documento comprovante il contratto di assicurazione e sottoscritto dalle due parti, contenente le condizioni generali a stampa ed eventuali clausole di volta in volta aggiunte. Per l'assicurazione obbligatoria contro i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli, esiste una polizza (detta “scudo” o “casco”) comprensiva di tutti i danni che possono derivare da un incidente. Le assicurazioni contro i danni derivanti da trasporto marittimo, terrestre e aereo si avvalgono di speciali polizze contenenti norme specifiche. La più importante e antica tra le forme assicurative è quella marittima che si avvale della polizza di assicurazione marittima. Si ha inoltre la polizza di abbonamento, per la copertura dei rischi relativi a diverse spedizioni da effettuare, su qualsiasi nave, entro un periodo di tempo determinato (di solito un anno). Si dice flottante (o aperta) la polizza che riguarda più spedizioni su navi indeterminate che ha un limite in un importo complessivo in essa precisato, ma non limiti temporali. Si ha inoltre la polizza in quovis quando è consentito all'assicurato di designare il nome della nave in epoca posteriore alla stipulazione del contratto. Nel commercio internazionale si ha infine la polizza cumulativa quando il trasporto deve essere eseguito cumulativamente da più vettori marittimi e terrestri.

Commercio

Nel linguaggio commerciale la polizza di carico è il documento relativo al trasporto marittimo, avente funzione di ricevuta delle merci, rilasciato al caricatore dal vettore o dal comandante della nave. La polizza contiene la descrizione delle merci, luogo e data di caricamento, indicazione della nave e, di solito, porta stampate le condizioni del trasporto. Queste ultime, in mancanza del contratto, hanno piena efficacia probatoria. La polizza è redatta in due originali: uno per il vettore, sottoscritta dal caricatore, e una per il caricatore, sottoscritta dal vettore o da un suo rappresentante. Il possessore dell'originale ha diritto alla consegna delle merci a destinazione e può chiedere il rilascio di duplicati, non trasferibili. Le polizze possono essere all'ordine, trasmissibili mediante girata, al portatore e nominative, emesse a nome di un consegnatario designato. La polizze di carico ricevuto per l'imbarco è rilasciata dal vettore al caricatore il quale, indipendentemente dall'arrivo della nave, si libera dell'obbligazione nei confronti del compratore all'atto della consegna della merce. Si hanno: port bill of lading (polizza del porto), emessa quando la nave è già nel porto ma non è ancora avvenuta l'operazione di carico; custody bill of lading (polizza di custodia), quando la nave non è ancora giunta in porto ma la merce è già stata consegnata al vettore. Lo stato delle merci può dare luogo da parte del vettore a riserve riguardanti la natura, la qualità e la quantità della merce e il suo condizionamento. Si distinguono allora: polizza di carico netta o pulita, che non contiene alcuna osservazione sullo stato della merce caricata; polizza di carico sporca, che contiene osservazioni del tipo: merce bagnata, peso sconosciuto, merce non verificata, ecc., da parte del vettore. Poiché quest'ultimo tipo di polizza è meno facilmente negoziabile, il caricatore può ottenere che il vettore rilasci una polizza netta contro una lettera di garanzia che esoneri il vettore da ogni responsabilità nei confronti della merce. Se la polizza indica il valore delle merci trasportate si parla, nella pratica marittima, di polizza valutata, mentre si ha la polizza aperta quando non vi è indicato alcun valore. Si ha la polizza di carico diretta se riguarda un trasporto eseguito ricorrendo a più vettori con trasbordo in un porto intermedio. Anziché stipulare una polizza per ogni percorso marittimo, se ne stipula una sola, per l'intero percorso, col primo vettore che provvede all'eventuale trasbordo e all'ulteriore spedizione per la destinazione finale. Si dice polizza dall'interno quella che oltre al trasporto marittimo prevede un percorso fluviale o ferroviario fino al porto d'imbarco. La polizza di carico fluviale, documento analogo a quello marittimo, è impiegata per il trasporto in alcuni grandi fiumi.

Economia

Anticamente indicava ogni specie di ricevuta e documento, tipo mandati di pagamento o riscossione, fatture, titoli, atti notarili, biglietti. Nel significato di titolo rappresentativo di un credito oppure di documento che attesta un contratto è usato largamente nel linguaggio bancario, mercantile e assicurativo. In banca, polizza di anticipazione è il documento rilasciato nella stipulazione di un contratto di anticipazione. La polizza di deposito a custodia è il documento rilasciato da una banca al cliente come ricevuta per i titoli o valori depositati, contenente gli estremi dei valori stessi e le norme che regolano il servizio. La polizza di pegno è il documento rilasciato dai monti di pegno, avente valore di titolo al portatore rappresentativo del contratto principale di mutuo e del contratto accessorio di pegno. Polizza notata è la fede di credito che non contenga girate, presentata all'istituto emittente per esser convertita in madrefede. La polizza notata in fede è l'ordine emesso dall'intestatario della madrefede sulla banca emittente col quale si dispone della somma versata. La polizza bancaria, in passato, e specie in Emilia, indicava un titolo di credito rappresentativo di un deposito irregolare.

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