pónte (lessico)

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sm. [sec. XIV; latino pons pontis].

1) Manufatto che consente la continuità di un percorso al di sopra di ostacoli naturali o artificiali; vedi ponte (ingegneria). In particolare è detto cavalcavia (o sovrapasso) quando superi ferrovie o strade; viadotto se gettato al di sopra di vallate, con numerosi punti di appoggio; ponte canale, quando collega i tronchi di una canalizzazione; ponti mobili, quelli costruiti in modo da poter essere alzati (ponti levatoi), aperti (ponti girevoli) o fatti scorrere (ponti scorrevoli), specialmente per permettere il passaggio di navi sul fiume o canale sottostante; testa di ponte. Il vocabolo compare frequentemente nella toponomastica: Pontedassio, Ponte di Piave, ecc.; ponte del diavolo, nome assai diffuso di ponti antichi che la superstizione popolare considera, specialmente per la loro arditezza, opera del diavolo. In varie loc. estensive e fig.: gettare un ponte, costruirlo; fig., stabilire un collegamento, una relazione e simili; far da ponte, fungere da collegamento; fare il ponte, astenersi dal lavoro in un periodo feriale che cade tra due feste (chiamato appunto ponte); tagliare, rompere i ponti con qualcuno, interrompere improvvisamente e definitivamente le relazioni, le trattative; bruciarsi i ponti alle spalle, togliersi ogni possibilità di tornare sulle proprie decisioni; far ponti d'oro a qualcuno, offrirgli condizioni vantaggiose (propr., agevolare il nemico che ha intenzione di fuggire); quanta acqua è passata sotto i ponti!, quanto tempo è passato!, quante cose sono cambiate! Proverbio: “acqua cheta rompe i ponti”, chi opera tenacemente in silenzio ottiene spesso risultati notevoli.

2) Qualunque struttura o mezzo pratico che abbia aspetto e funzioni simili a tale manufatto: ponti di barche; ponti di tavole. In geomorfologia, ponte naturale, arcata rocciosa formatasi per l'azione erosiva degli agenti meteorologici. Fig., sistema di collegamento, forma di comunicazione, fase di transizione e simili: ponte aereo, collegamento aereo temporaneo effettuato in continuità per provvedere ai rifornimenti, al trasferimento di persone o ad altre necessità di un luogo circondato dal nemico, isolato o comunque non raggiungibile in altro modo. Talora con funzione di agg. inv. posposto, specialmente nel linguaggio politico, per indicare una soluzione transitoria che ha un compito di collegamento organico tra due situazioni o due momenti successivi e diversi: legge ponte; governo ponte. Con accezioni più specifiche: A) nelle telecomunicazioni, ponte radio, impianto atto a realizzare, per mezzo di radioonde, la trasmissione di informazioni tra due o più stazioni. B) In musica, nella forma sonata, il passaggio, generalmente modulante, che collega il primo con il secondo tema. C) In elettrotecnica, circuito a ponte, qualsiasi dispositivo di misura di grandezze elettriche, quali resistenze, capacità, induttanze; vedi ponte (elettrotecnica). D) In audiometria, ponte acustico, o circuito acustico a ponte, l'insieme di quattro componenti acustici collegati fra loro in modo analogo alle quattro impedenze di un circuito elettrico a ponte in corrente alternata. Il principio del ponte acustico è utilizzato negli impedenzimetri per la misura dell'impedenza dell'orecchio umano. E) In geologia, teoria dei ponti continentali, teoria globale fissista, precedente a quella della deriva dei continenti, che era stata elaborata per spiegare le similitudini floristiche e faunistiche esistenti nel passato in aree oggi molto lontane fra loro. Secondo questa teoria, tra le masse continentali separate da ampi oceani erano esistiti nel passato dei lembi di terra emersa che avevano permesso le migrazioni animali e vegetali da un continente all'altro. Tali ponti continentali sarebbero sprofondati in seguito a cataclismi tettonici senza lasciare alcuna traccia.

3) Figura o disposizione che in qualche modo richiami quella della costruzione architettonica: la linea a un certo punto fa un ponte. In particolare, nello sport, esercizio ginnico che consiste nel piegare il corpo all'indietro sino ad arrivare ad appoggiare le mani e il capo sul terreno per poi rovesciare il corpo all'indietro. Lo stesso movimento viene eseguito nella lotta per evitare di toccare il terreno con le spalle; è una mossa esclusivamente di difesa che può essere neutralizzata dal lottatore attaccante con il ponte schiacciato che consiste in una manovra che impedisce all'avversario di potersi voltare.

4) In edilizia, ponte di servizio, impalcatura interna utilizzata per lavori di restauro e di finitura. È detto anche castelletto.

5) Nelle costruzioni portuali, ponte sporgente, o semplicemente ponte o sporgente, opera interna di un porto che, partendo da riva, si addentra nel bacino portuale. Si tratta di gettate rivestite in cemento, larghe in media 150 m, tali comunque da ospitare le attrezzature per il carico-scarico delle merci, i magazzini e i depositi, le sedi stradali di transito, le linee ferroviarie, ecc. I ponti offrono lateralmente calate accostabili dalle navi e hanno, di norma, forma rettangolare; ponti di più vasta superficie vengono oggi costruiti per il servizio di navi portacontenitori.

6) Nelle attrezzature portuali, ponte scaricatore, tipo particolare di gru portuale utilizzata soprattutto per il carico e lo scarico di containers. Strutturalmente analoga alle gru a portale, differisce da queste perché la trave è dotata di movimento verticale e si prolunga da entrambe le parti oltre le gambe; su di essa scorre il carrello porta-argani le cui funi sono dotate di idonei organi di presa per i containers. Il ponte scaricatore si sposta lungo binari paralleli al bordo della banchina e quando la trave è sollevata ha il vantaggio di lasciare libero lo spazio al di sotto. Durante le operazioni di carico/scarico il ponte scaricatore viene portato alternativamente all'altezza della nave o del deposito e la trave viene abbassata solo per sollevare o calare i containers; questi, tenuti dalle funi del carrello, scorrono lungo la trave sollevata mentre il ponte scaricatore si sposta, per cui possono essere posizionati rapidamente; tutti i comandi del ponte scaricatore sono automatizzati.

7) Nelle costruzioni navali, ognuno dei vari piani disposti orizzontalmente in una nave; vedi ponte (industria navale).

8) Apparecchio di protesi dentaria sorretto da denti naturali o da radici su cui appoggia per mezzo di ancoraggi. Il ponte rappresenta la più perfetta sostituzione di denti, tanto che fu chiamato “protesi fisiologica”, ed è il mezzo più adatto per ridare alla dentatura l'equilibrio articolare. Si realizza in vari metalli come oro, platino, leghe inossidabili di cromo, cobalto, molibdeno.

9) In anatomia, ponte di Varolio, porzione del tronco encefalico, compresa tra mesencefalo e midollo allungato.

10) Nella tecnica, apparecchio per il sollevamento di macchine, in particolare di autoveicoli, per consentirne la manutenzione o le riparazioni. Ne esistono più tipi tutti ad azionamento idro- od oleopneumatico: i punti di appoggio del mezzo possono essere a binario, a piattaforma centrale o a bracci articolati che si spostano verticalmente lungo 1, 2, o 4 colonne d'acciaio opportunamente dislocate.

11) Negli autoveicoli, asse trainante dei veicoli che hanno le ruote collegate rigidamente fra loro in alternativa ai sistemi di sospensioni a ruote indipendenti; vedi ponte (industria automobilistica).

12) In orologeria, ciascuna delle parti del movimento avvitate alla platina, sulle quali sono incastonati i cuscinetti (pietre o rubini) che sostengono i perni superiori degli assi delle ruote principali, del bilanciere e dell'ancora. Un orologio di media precisione ha sempre tre ponti: uno per il bilanciere, uno per la ruota di scappamento, la ruota secondi, la ruota intermedia e quella di centro, uno per il bariletto (non si conta il ponte dell'ancora); negli orologi di qualità superiore i ponti sono quattro, essendo separato quello della ruota di scappamento.