pallacanèstro

Indice

Definizione

(anche palla a canèstro), sf. [sec. XX; palla (1)+canestro]. Sport a squadre il cui obiettivo consiste nell'infilare un pallone, il maggior numero possibile di volte, nel canestro disposto sul fondo del campo avversario e nell'impedire l'analoga azione dell'avversario .

Tecnica e regole

Le squadre sono formate da 5 giocatori, oltre a 5 o 7 riserve, a seconda della categoria in cui si gioca. Nel gioco si possono sostituire i “titolari” durante una sospensione, previa autorizzazione degli arbitri; vengono sostituiti anche i giocatori estromessi per falli. Il campo "Per lo schema del campo di gioco vedi a pagina 374 del XVI volume." è formato da un rettangolo, lungo dai 24 ai 28 m e largo dai 13 ai 15 m (le dimensioni standard per le gare ufficiali sono 28 m x 15 m), diviso da una linea con un cerchio al centro da dove si dà avvio al gioco. Al centro dei lati minori del campo è fissato un tabellone di 1,80 x 1,20 m montato su tubolari metallici, sporgente di 1,20 m all'interno della linea di fondo e sul quale è fissato il canestro che si eleva da terra 3,05 m. Sotto i due tabelloni è tracciata un'area trapezoidale la cui base maggiore, posta sulla linea di fondo, misura 6 m e la base minore, posta verso il centro del campo, 3,60 m; questa costituisce il diametro di un semicerchio da cui si effettuano i tiri liberi (la distanza tra le due basi è di 5,80 m). "Per lo schema del campo di gioco vedi il lemma del 14° volume." La palla, di cuoio o di materiale plastico, pesa 600-650 g e ha una circonferenza di 75-78 cm; il canestro, o cesto, è costituito da un cerchio di ferro del diametro di 45 cm e da una retina a imbuto, appesa all'anello, e priva di fondo, lunga 40 cm. La partita è di quattro tempi di 10 minuti effettivi (nel solo campionato professionistico americano, la NBA, i quattro tempi sono di 12 minuti): i cronometri rimangono fermi durante le sospensioni del gioco, i falli, le sostituzioni, ecc.; gli allenatori delle due squadre possono chiedere ciascuno due sospensioni di un minuto l'una nei tempi regolamentari e una sola nei tempi supplementari (nella pallacanestro infatti non è previsto il pareggio). Un tempo supplementare dura 5 minuti: se al termine le squadre sono ancora in parità se ne gioca un secondo ed eventualmente altri, fino a che una delle due squadre non sopravanza l'altra nel punteggio. La palla può essere giocata solo con le mani (senza mai colpirla con il pugno) e gli atleti possono muoversi liberamente per tutto il campo palleggiando; se trattengono la palla devono tenere un piede a continuo contatto col terreno. La squadra deve effettuare il tiro al canestro entro 24 secondi dal momento in cui è entrata in possesso della palla e dispone di 8 secondi per raggiungere la metà campo avversaria; un giocatore dispone di 5 secondi per la rimessa in gioco della palla e per lo stesso tempo può trattenere la palla senza muoversi. Il punteggio viene calcolato assegnando un punto per ogni cesto realizzato nei tiri liberi, due per ogni cesto realizzato durante le azioni di gioco a distanza dal canestro inferiore o pari a 6,25 m, tre se realizzato oltre tale distanza: sul terreno di gioco è tracciato un semicerchio di 6,25 m di raggio, per visualizzare appunto la linea dei tre punti. La partita è diretta da due (o tre) arbitri, coadiuvati da un cronometrista, da un segnapunti e da un addetto al conto dei 24 secondi. I principali falli, cioè le scorrettezze (cariche, colpi sulle mani, ecc.) ai danni di un avversario, vengono puniti con due tiri liberi che vengono effettuati dallo stesso avversario danneggiato. Un giocatore che abbia subito un fallo mentre tentava un tiro da 3 punti ha diritto a tre tiri liberi. Ogni squadra ha a disposizione un certo numero di falli (bonus) per tempo, superato il quale le infrazioni vengono punite con tiri personali. Quando un giocatore accumula cinque falli (sei solo nella NBA) deve abbandonare il terreno di gioco e viene sostituito da una riserva. Altre principali infrazioni sono la rimessa effettuata entro il perimetro del campo, il limite del possesso della palla per 24 secondi senza effettuare il tiro a canestro, fallo di passi (cioè l'aver fatto più di due passi tenendo la palla in mano), permanenza senza palla nell'area di tiro libero avversaria per un tempo superiore ai 3 secondi. Vi sono poi anche varie infrazioni tecniche quali l'ostruzionismo e l'atteggiamento antisportivo punibili con dei tiri liberi.

Storia

Le origini della pallacanestro risalgono al 1891, quando allo Springfield College del Massachusetts prese consistenza l'idea di un nuovo gioco della palla che non avesse alcune affinità con gli altri: doveva potersi svolgere sia in luoghi chiusi sia all'aperto e soprattutto doveva escludere nel modo più assoluto le azioni violente ai danni degli avversari. Il gioco, che venne denominato basket-ball, era fissato in 13 regole, valide ancora ai nostri giorni. Il primo regolamento venne pubblicato nel 1894 e tre anni dopo, negli Stati Uniti, si disputava il primo campionato. In Italia vi furono alcune dimostrazioni nel 1907 e solo nel 1918 furono giocate le prime partite mentre due anni dopo veniva costituita a Milano la Federazione Italiana di Basket-ball che nel 1930 cambiò il nome in Federazione Italiana Pallacanestro trasferendosi a Roma. Nel 1935 venne disputato il primo Campionato europeo e nel 1936 la pallacanestro fu ammessa alle Olimpiadi. La Nazionale italiana maschile ha toccato i suoi massimi livelli di rendimento aggiudicandosi due titoli europei (1983 e 1999) e due argenti olimpici (1980 e 2004); quella femminile ha conquistato un argento agli Europei del 1995.

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