palladianésimo

sm. [da palladiano]. Fenomeno culturale di amplissima portata (più che un vero e proprio stile di tipo revivalistico), che trova la sua origine nella diffusione e nello studio dei temi fondamentali dell'opera di Palladio. Tale diffusione trovò una prima fase nell'Inghilterra del sec. XVII per opera soprattutto di Inigo Jones, che conobbe direttamente, nei suoi viaggi in Italia, l'architettura di Palladio e ne studiò il trattato, elaborando tali temi in modi architettonici del tutto originali. Fenomeni analoghi si registrano nello stesso periodo in Olanda, con l'attività di Jacob van Campen (Mauritshuis all'Aia, 1633), che esercitò una profonda influenza nei Paesi nordici e nella Germania protestante: il fascino del classicismo, e insieme l'austera semplicità delle forme palladiane, spiegano l'enorme fortuna del palladianesimo nei Paesi dell'Europa del Nord. Ma la fase del palladianesimo teoricamente più organica, e che diede i maggiori frutti, si colloca ancora in Inghilterra dagli inizi del sec. XVIII: da un lato condizioni economiche particolari, marcate dall'ascesa dell'aristocrazia whig, che traeva la sua forza principalmente dal reddito della proprietà fondiaria – donde lo sviluppo del tema della “villa” – dall'altro un notevolissimo fervore di studi, giustificano la tendenza critica a restringere la portata del palladianesimo, in senso proprio, solo al fenomeno inglese. Figura chiave di questo secondo momento fu quella di lord Burlington, che acquistò in Italia (1715-19) numerosi disegni di Palladio, contribuendo in modo determinante all'affermarsi di una cultura architettonica di cui egli stesso (Chiswick House, 1725 ) e Colin Campbell (Stourhead nel Wiltshire, 1722) furono i maggiori rappresentanti. Negli stessi anni appaiono la prima edizione inglese del trattato di Palladio (1716-20) e il Vitruvius Britannicus di Campbell (1717-25), che diedero il via a una cospicua serie di manualetti e volumi tascabili che del palladianesimo fornivano una versione semplificata, utilizzabile anche da un semplice capomastro, e quindi suscettibile della più ampia diffusione. Dall'Inghilterra il palladianesimo si diffuse in America, dove, trovando condizioni culturali parimenti favorevoli, divenne elemento qualificante del paesaggio del New England (importante in questo senso l'azione di Thomas Jefferson, e il valore di “modello” assunto dalla sua villa di Monticello, 1770-75, e ancor più dalla sua Università della Virginia, organizzata come “villaggio accademico”). È infine da ricordare che il palladianesimo fu aspetto non secondario della tematica architettonica del neoclassicismo, specialmente nei Paesi nordici e dell'Est europeo, dalla Polonia alla Russia.

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