parassita

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sm. o f. e agg. (pl. m. -i; ant. parassito come sm.) [sec. XV; dal latino parasītus, che risale al greco parásitos, da pará, presso, e sîtos, cibo].

1) Nell'Attica antica, chi era addetto agli animali da sacrificare e alle granaglie da servire nei banchetti che seguivano ai sacrifici. Con lo stesso nome veniva indicato anche in diversi Stati della Grecia l'esattore delle tasse sui generi alimentari. Il termine passò poi a designare lo scroccone impudente e salace che riusciva a intrufolarsi nelle case dei ricchi per partecipare ai banchetti, non d'altro provvisto che d'un ingegno vivace e spiritoso, tale da renderlo gradito al padrone di casa. Con queste caratteristiche il personaggio entrò a far parte del teatro e apparve spesso anche in letteratura. Nel sec. V lo fa vivere sulle scene Epicarmo e più tardi Senofonte lo presenta in un acuto ritratto nel Simposio dei filosofi. Il parassita entrò, come tutta la cultura greca, nel mondo romano e sulle scene prese sempre più le sembianze del buffone, non privo per altro di una livida immagine di profittatore infido.

2) Per estensione, di persona che vive senza lavorare, sfruttando le ricchezze o le fatiche altrui: è circondato dai parassiti. Più in genere, di organismi o gruppi sociali improduttivi, mantenuti dal lavoro attivo di una comunità: enti parassiti.

3) In biologia, di organismo che si nutre a spese di cellule e tessuti di un altro organismo o di prodotti da questo elaborati nello svolgimento dei propri processi biologici (vedi parassitismo).

4) In aeronautica: A) di resistenza aerodinamica che non trae origine da fenomeni portanti (e cioè da variazioni di direzione della corrente fluida che investe un corpo) ed è quindi legata, attraverso fenomeni d'attrito e vorticosi, al rallentamento della corrente fluida. B) Aereo parassita, velivolo sganciato in volo da un aereo madre, in genere capace di riagganciarsi in volo al medesimo. La tecnica dei velivoli parassiti è stata più volte proposta per consentire a piccoli aerei da caccia di operare a grande distanza dalle basi in difesa di bombardieri a grande autonomia, e per portare piccoli ricognitori e assaltatori veloci in prossimità dell'obiettivo, da essi non direttamente raggiungibile.

5) In elettrotecnica, corrente parassita, lo stesso che corrente di Foucault.

6) In elettronica, di elementi reattivi (induttanze e capacità) che nei circuiti a costanti concentrate provengono dagli inevitabili collegamenti e accostamenti dei componenti. Inoltre, entro gli stessi componenti, esistono per lo stesso motivo elementi parassiti distribuiti. Al variare della frequenza, le induttanze parassite in serie e le capacità parassita in parallelo alterano le impedenze del circuito modificandone le caratteristiche quando vengono superati determinati limiti (frequenze di taglio).