parato

agg. e sm. [sec. XIII; pp. di parare].

1) Agg., preparato, pronto; addobbato: tavola parata; chiesa parata a lutto; scherzoso: mal parato, malconcio, mal ridotto.

2) Sm., cortina, tenda: il parato delle finestre andava rinnovato; tessuto o carta per copertura e ornamento di pareti: un parato a fiori. In particolare: carta da parati, tipo di carta, detta anche carta per tappezzeria, a forte percentuale di pasta di legno di peso variabile da 65 a 250 g/m². La carta, prodotta in rotoli con macchine rotative a cilindri, viene stampata con disegni vari, rilievi, ecc. facili a tagliarsi e raccordarsi.

3) Nelle cave, lo stesso che lizzatura.

4) Nella tecnica navale: A) ciascuna delle travi parallelepipede di legno duro che vengono poste sul piano dello scalo di costruzione, in senso trasversale, distanti ca. 60 cm l'una dall'altra; per piccole navi, il varo può avvenire con lo scorrimento dei “vasi” sui parati, mentre per navi maggiori esso avviene sulle “suole” (tavole fissate, in senso longitudinale, sui parati). B) Ognuno dei rulli o travicelli, spalmati di sego, utilizzati sulle spiagge per alare in secco o mettere a mare un'imbarcazione. Anche il pezzo di legno disposto in senso trasversale sotto un'imbarcazione in secco.