picèno

agg. e sm. Proprio dell'antico Piceno: arte picena, civiltà picena; lingua ivi parlata. § Nelle iscrizioni prelatine del Piceno si possono individuare due diversi tipi linguistici: il cosiddetto piceno settentrionale resta piuttosto oscuro e difficile da definire, mentre il piceno meridionale si può più o meno strettamente connettere con le parlate osco-umbre. Diversi sono anche gli alfabeti di queste due varietà linguistiche, pur essendo entrambe di derivazione etrusca. § Civiltà picena, la civiltà italica dell'Età del Ferro diffusa soprattutto dal sec. VIII al V a. C., anche oltre l'area propriamente del Piceno e aperta a diverse influenze culturali dell'Italia (atestina, etrusca), della Grecia, delle sponde orientali dell'Adriatico. Le necropoli con tombe in fosse o con circoli di pietra (Novilara, Ancona, Numana, Fabriano, San Severino Marche) sono caratterizzate da corredi di armi, di oggetti ornamentali bronzei (collane, orecchini, pettorali) talora di forme barocche e pesanti, nonché, spesso, di ambre lavorate. Tipiche della civiltà picena possono considerarsi le stele (necropoli di Novilara) che ritraggono con linguaggio schiettamente e vivacemente popolare scene di caccia e di battaglia. Nell'ambito piceno può forse collocarsi anche il cosiddetto Guerriero di Capestrano (Chieti, Museo Nazionale), una tra le più importanti sculture rinvenute nell'Italia centrale.