pilastro

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sm. [sec. XIV; latino tardo parastas, pilastro di sostegno, parasta, accostato a pila1].

1) Elemento costruttivo di sostegno caratterizzato dalla verticalità dell'asse geometrico e dalla forma poligonale o circolare della sezione trasversale, con la funzione statica di sostenere i carichi verticali e le spinte trasmesse dalle strutture orizzontali. Si distingue dalla colonna, che può essere soltanto decorativa, per la sua più decisa funzione portante. Tra i vari tipi di pilastri i principali sono: cruciforme, formato da un pilastro quadrangolare cui sono addossate quattro semicolonne (tipico dell'architettura romanica); a fascio, con un nucleo circondato da semicolonne e lesene che proseguono e sorreggono le nervature sovrastanti (struttura caratteristica del periodo gotico); a fungo, pilastro la cui estremità superiore ha forma di tronco di cono o di tronco di piramide (sistema costruttivo brevettato nel 1908 da Maillart e impiegato nell'architettura contemporanea); di ribattuta, pilastro di rinforzo posto in corrispondenza di una colonna.

2) Fig., sostegno materiale o morale; fondamento, perno: quel reparto è il pilastro dell'azienda; ha smontato i pilastri su cui si regge la tua teoria.

3) In geomorfologia, spuntone roccioso, esile e allungato verso l'alto, a sezione subcircolare o poligonale, residuo della degradazione meteorica (specie gelo e disgelo) che ha interessato rocce dure, intensamente fratturate. I pilastri corrispondono a originari prismi rocciosi individuati dai sistemi di fratturazione. Più in genere, in alpinismo, massiccio roccioso a pareti ampie e ripide.

4) In geologia, pilastro tettonico, vedi blocco1 (stile tettonico a blocchi).

5) Nell'industria mineraria, sostegno della corona di una coltivazione costituito da una parte di giacimento lasciata in posto, sia provvisoriamente, per essere in seguito ricuperata, sia definitivamente.

6) In anatomia, pilastro del cuore, colonne carnose di 1º ordine del miocardio ventricolare; pilastro del diaframma, fasci muscolari formati dalla confluenza di fibre che dal diaframma vanno a inserirsi sul rachide; pilastro del palato o del velo palatino, pieghe mucose che si formano ai lati del margine libero del palato molle e che delimitano la loggia in cui si trova la tonsilla palatina; pilastro del tragitto inguinale, fasci aponeurotici che partecipano alla formazione dell'orificio esterno del tragitto omonimo.