pileflebite

sf. [sec. XIX; dal greco pýlē, porta+flebite]. Processo flebitico della vena porta, che spesso esita in trombosi (piletrombosi). Le cause sono dovute a compressione o stenosi del sistema circolatorio portale, cirrosi epatica, focolai infiammatori addominali quali colecistite, appendicite, annessite, ascesso epatico, emorroidi suppurate, malattie della milza. Secondo la localizzazione si parla di pileflebite tronculare e di pileflebite radicolare. Nella prima è interessato il tronco della vena porta, dove s'instaura di solito un processo suppurativo acuto; la sintomatologia è caratterizzata da febbre elevata di tipo settico, aumento di volume del fegato e della milza, subittero, melena, ascite e complicazioni ascessuali a carico del fegato. Nella seconda sono interessate le radici della vena porta e i sintomi sono quelli dell'infarto acuto emorragico intestinale. La prognosi è sempre grave. La cura prevede l'uso di antibiotici e di farmaci vasoprotettori.

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