piròga

sf. [sec. XVIII; dal francese pirogue, dallo spagnolo pirogua, propr., un tipo d'imbarcazione usata da popolazioni caribiche]. Imbarcazione lunga e stretta mossa da remi, vela, pagaie, diffusa in ogni parte del mondo per la navigazione lacustre, fluviale, marina. Usata fin dalla preistoria, la piroga può essere realizzata scavando e sagomando un grosso tronco d'albero (piroga monoxila), oppure costruendo separatamente prora, poppa e parte centrale che vengono poi unite insieme, talvolta con rinforzi longitudinali, a incastro o per giustapposizione. Spesso vengono dette piroghe anche i canotti in scorza di albero ottenuti staccando la scorza flessibile, curvandola a caldo e cucendone le estremità (per esempio tra gli Australiani). Molto diffuse sono le piroghe a bilanciere, cioè munite di uno o due galleggianti laterali in legno collegati alla piroga da robuste traverse e, talvolta (Indonesia, Polinesia), da un rudimentale ponte; queste piroghe si prestano molto bene per la navigazione d'altura per cui montano, il più delle volte, una vela triangolare. Spesso, prora o poppa o entrambe vengono decorate a intaglio, intarsio, pittura oppure viene loro data una forma fantastica e simbolica (per esempio tra i Maori); le dimensioni variano secondo il legno a disposizione e possono raggiungere i 20-30 m per oltre 3 m di larghezza, come le piroghe degli Indiani del Nord-Ovest dell'America Settentrionale.

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