plutònio

sm. [sec. XX; dal mitico Plutone]. Elemento chimico artificiale della serie dei transuranici, di simbolo Pu e di numero atomico 94. Venne scoperto nel 1940 da un gruppo di ricercatori americani, che ottennero una minima quantità del suo isotopo di numero di massa 238 bombardando l'uranio 238 con nuclei di deuterio. Successivamente, sono stati scoperti altri sedici isotopi del plutonio, con numeri di massa compresi tra 232 e 246, ottenuti attraverso reazioni nucleari diverse. Quello più facilmente ottenibile è l'isotopo di numero di massa 239, che si forma abbondantemente nei reattori nucleari attraverso il bombardamento dell'uranio 238 con neutroni; esso, pur essendo radioattivo come tutti gli altri isotopi del plutonio, è relativamente stabile, presentando un periodo di semitrasformazione di 24.390 anni, e può quindi essere separato, conservato e studiato. Questo isotopo, per bombardamento con neutroni lenti, subisce il fenomeno della fissione nucleare accompagnato dallo sviluppo di enormi quantità di energia per cui viene utilizzato sia a scopo bellico sia nei reattori nucleari per la produzione di energia. Si è constatato anche che minutissime tracce di questo elemento, tali da non essere utilizzabili ai fini di un'estrazione, sono contenute nei minerali dell'uranio: esse vi prendono di continuo origine dal bombardamento dei nuclei atomici dell'uranio 238 a opera di neutroni generati da processi nucleari spontanei, attraverso la medesima reazione nucleare che nei reattori porta alla formazione del plutonio. Allo stato di elemento libero il plutonio si presenta come un metallo di colore argenteo, che fonde a 639,5 ºC, molto pesante e facilmente ossidabile e attaccabile dalla maggior parte degli acidi. Il plutonio, e ancor più i suoi sali, devono venir maneggiati con grande cautela a causa della loro altissima tossicità: il plutonio tende infatti a fissarsi in alcuni tessuti, in particolare nelle ossa, dando poi luogo a gravi lesioni originate dalla forte radioattività. La chimica del plutonio è complicata dal fatto che questo elemento presenta gradi di ossidazione diversi, da quello di +3 a quello +6, e tende inoltre a dar facilmente luogo alla formazione di tutta una serie di complessi di svariate caratteristiche.

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