Lessico

sm. [sec. XIV; dal latino praemíum, da prae, prima+emĕre, prendere].

1) Ricompensa che si dà per opera o condotta meritevoli: meritare, aspettarsi un premio; l'assegnazione dei premi; il premio di tanto eroismo è una fama imperitura. In particolare, trofeo o somma di danaro che si dà al vincitore di una gara sportiva.

2) Ciò che si vince in una lotteria, in un concorso e simili: i primi cinque premi sono di un milione ciascuno; premio di consolazione, premio minore che si dà talvolta a chi non ha vinto nessuno dei premi maggiori; concorso a premi, per lo più riservato, con varie modalità, agli acquirenti di un det. prodotto.

3) Somma di danaro che si dà o si concede, per lo più da parte di un ente, per det. fini: il governo ha stabilito un premio per gli allevatori di bovini. In particolare, premio d'ingaggio, in passato, somma che si corrispondeva all'atto dell'ingaggio a chi si arruolava volontario; oggi, nello sport, somma corrisposta dalle società ai giocatori all'inizio della stagione agonistica; premio di partita, nel calcio e in altri sport di squadra, somma di danaro data ai giocatori in caso di vittoria o anche di pareggio.

4) Gara, competizione, manifestazione in cui vengono premiati i vincitori: partecipare a un premio di pittura, di canto; istituire un premio letterario. In particolare, denominazione di alcune di tali competizioni: il gran premio di Monza; il premio Nobel; il premio Viareggio. Per estensione, la persona o anche l'opera che ha ottenuto il primo premio in tali manifestazioni: l'ultimo premio Nobel italiano per la letteratura è stato Dario Fo.

5) Nel linguaggio economico, compenso spettante a una delle parti in seguito a un contratto, accordo o transazione commerciale. In talune espressioni del linguaggio finanziario è sinonimo di aggio.

6) In etologia e in psicologia dell'apprendimento, lo stesso che rinforzo positivo.

Letteratura

I premi letterari, così come oggi li conosciamo, nascono tardi. L'abitudine di leggere i manoscritti e di raccomandarli alla gente colta e di gusto ha le sue origini nelle Accademie i cui membri davano pareri, invitavano alla correzione dei testi, suggerivano ampliamenti, raccomandavano la purezza dell'espressione. Tale costume affermatosi in Italia nel sec. XV, passò in Francia, in Inghilterra e in tutta Europa. Con precisi intenti culturali alcune Accademie istituirono premi per raccomandare opere di altissimo livello. Ciò avvenne assai tardi e l'esempio più significativo è quello fornito dall'Accademia della Crusca agli inizi del sec. XIX. In Svezia quasi un secolo dopo (1895) nasce la più prestigiosa Fondazione del mondo che si prefigge di premiare (1901) l'opera intera dei più degni cultori di discipline tanto scientifiche, quanto letterarie. Si tratta del premio Nobel, che è tuttora il premio di maggior prestigio, seppur non esente da contestazioni (si veda il rifiuto di Sartre) assegnato a candidati selezionati dagli appositi comitati. Tutti i premi sia per la letteratura, sia per le scienze, sono in genere assegnati annualmente. In Italia tra i premi più noti vanno ricordati, per le lettere, il Bagutta, il Viareggio, lo Strega, il Campiello, il Napoli Nove Muse, il Lerici-Pea, il Ceppo, il Villa S. Giovanni, il D'Annunzio, il Tarquinia-Cardarelli, il Sila, il Cino del Duca, il Debenedetti, il Cortina-Ulisse, il Deledda, il Libro dell'Anno, il Teramo, ecc. In Francia vanno citati il Grand prix de Littérature, il Grand prix de Roman, dell'Académie-Française, il Goncourt, il prix-Fémina-Vie Heureuse, il Théophraste-Renaudot, il Médicis, l'Interallié. In Gran Bretagna ebbe alti meriti l'Hawthornden, cessato col secondo dopoguerra e sostituito dal Sunday Times Book Prize, ed è importante il James Tait Black Memorial Prize. Negli Stati Uniti d'America, accanto al premio Pulitzer, vanno citati, tra i più prestigiosi: l'American Academy, Award of Merit, l'American Academy and National Institute Grants, l'American Booksellers Association. Nell'Unione Sovietica il massimo riconoscimento era il premio Lenin, succeduto nel 1956 al premio Stalin.

Arte

Numerosi i premi per le arti figurative istituiti, con formule e finalità sostanzialmente indifferenziate (il rinnovamento delle quali tuttavia non valse a garantire la continuità di molte rassegne artistiche divenute tradizionali), per la pittura, l'incisione, il disegno, la scultura e l'architettura. Un posto a sé occupa il Prix de Rome, istituito nel 1666 su concorso indetto dall'Accademia di Francia per le arti, la musica e la letteratura e sul cui esempio nel Settecento numerose accademie europee istituirono altri Prix de Rome. Tra i molti premi contemporanei per le arti plastiche si ricordano, oltre a quelli istituiti dalle grandi rassegne artistiche italiane a carattere nazionale e internazionale (Biennale di Venezia, Quadriennale di Roma, il premio del Fiorino, che hanno avuto il massimo richiamo negli anni Cinquanta e che successivamente sono stati abbandonati, la Biennale d'Arte Triveneta e il Concorso per il Bronzetto di Padova, ecc.), il premio Michetti di Francavilla a Mare, il premio Morgan's Paint, il premio Burano, il premio dei Lincei, il premio Roma, il premio Biella per l'Incisione; a questi si sono aggiunti negli anni Settanta il premio Bice Bugatti, il premio Santhià e il premio Manciano. Tra i più importanti e prestigiosi premi internazionali vanno citati soprattutto il premio Carnegie International di Pittsburgh, il premio Fondazione S. R. Guggenheim di New York e il premio Internazionale Rembrandt della Fondazione Goethe di Strasburgo. Tra i premi più prestigiosi e di spirito moderno ricordiamo il “Compasso d'oro” istituito dalla Rinascente per il disegno informato allo stile industriale e il premio “Olivetti” per l'architettura.

Teatro

Diverso il discorso sui premi di teatro. Si comincia dalle Dionisie e dalle Lenee dell'Atene del sec. V a. C., autentiche gare drammatiche con graduatoria finale e onori ai vincenti (in origine solo gli autori, poi anche gli interpreti), e si continua nei secoli, ora per cercare copioni inediti, ora per segnalare attori promettenti, ora per compensare autori e interpreti affermati. Nell'Italia contemporanea i premi vanno ad attori, registi, ecc.; tra questi, in particolare, sono da citare il premio UBU, il Curcio e il premio IDI della Presidenza del Consiglio.

Musica

Anche per la musica (con l'eccezione del già ricordato Prix de Rome) l'istituzione dei premi risale al sec. XX. La loro rapida diffusione in tutto il mondo, favorita soprattutto da istituzioni pubbliche, testimonia il parallelo declino di altre forme di mecenatismo in favore, soprattutto, della musica nuova. I premi si possono dividere in due grandi categorie: quelli riservati ai compositori e quelli riservati agli interpreti. Tra i primi si segnalano: Grammy, Concours Musical International Reine Elisabeth (Belgio); Premio Italia; Prix de Composition Musical Reine Marie-José (Ginevra); Fromm Music Foundation (Chicago); Guggenheim Foundation (New York); Koussewitzky Music Foundation; Pulitzer Prize in Music (New York). Tra i premi riservati agli interpreti si segnalano: Concours International de Piano et de Violon Marguerite Long-Jacques Thibaud (Parigi); Fondazione A. Curci (per il violino, Napoli); Concorso Internazionale Guido d'Arezzo(per i complessi corali, Arezzo); Concorso Internazionale G. Cantelli (per la direzione d'orchestra, Novara-Milano); Concorso Internazionale Nicolò Paganini (per il violino, Genova); Concorso Internazionale F. Busoni (per il pianoforte, Bolzano); Concorso Internazionale per giovani pianisti Dino Ciani (La Scala, Milano); Concorso Internazionale G. B. Viotti (per esecutori, Vercelli); Concorso Internazionale Voci Verdiane (Busseto, Parma); Concorso Internazionale F. Chopin (per il pianoforte, Varsavia); Concours International d'Exécution Musical (Ginevra); Concours Clara Haskil (per il pianoforte, Montreux); Concours International de Flûte (per il flauto, Montreux); Fromm Music Foundation (Chicago); Koussewitzky Memorial Conducting Prize (New York).

Cinema

Nel mondo del cinema il premio più prestigioso, se non altro dal punto di vista commerciale, continua a essere l'Oscar, assegnato ogni anno a Los Angeles agli inizi di primavera. Tra i riconoscimenti dei festival vanno ricordati almeno il Leone d'oro di Venezia, soppresso nel 1969 e restaurato nel 1980, la Palma d'oro di Cannes, il Globo di cristallo di Karlovy Vary e Mosca, la Vela d'oro di Locarno, l'Orso d'oro di Berlino, per citare soltanto le manifestazioni più antiche. I principali sono poi contornati da premi secondari, ufficiali e no. In Italia ebbero molto significato, specie negli anni Quaranta e Cinquanta, i Nastri d'argento attribuiti dalla critica, così come negli Stati Uniti è tuttora ambito il premio dei critici di New York. In Francia i maggiori premi sono intitolati a Méliès, Delluc, Vigo, Sadoul. In Gran Bretagna sono stimati quelli della British Film Academy. Contro l'inflazione dei premi si è comunque sollevata da anni, specie in Italia, una battaglia culturale che ha registrato importanti successi, anche se alla Mostra di Venezia all'inizio degli anni Ottanta si è tornati al passato.

Televisione

Ultimi in ordine di tempo i premi in campo televisivo. Al Premio Italia fa riscontro da anni, negli Stati Uniti, l'Emmy, considerato importante quanto l'Oscar.

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