presèpio o presèpe

Indice

Lessico

sm. [sec. XIV; dal latino praesaepíum o praesaepe, greppia, stalla].

1) Stalla; mangiatoia; comune, la mangiatoia in cui la madre di Gesù “ripose” il bambino appena nato (Luca 2,7), identificabile nella mangiatoia tuttora visibile a Betlemme. La tradizione popolare ha immaginato il presepio in una stalla.

2) Rappresentazione della nascita di Gesù che si fa nel periodo compreso tra Natale e l'Epifania con statuette di vario materiale; anche dipinto, scultura che raffigura la nascita di Gesù.

Storia

Il presepio , come rievocazione della nascita di Gesù, si fa risalire a San Francesco, che nel 1223 allestì a Greccio, sulle colline intorno a Rieti, in un ambiente naturale, una sacra rappresentazione. Francescani prima, domenicani e gesuiti poi, diedero successivamente impulso alla costruzione di presepi sia stabili (in Italia il più antico è considerato quello di Arnolfo di Cambio modellato intorno al 1280 e conservato, almeno in parte, nella basilica di S. Maria Maggiore a Roma), sia mobili. D'altra parte i materiali, estremamente fragili (legno, terracotta), con cui erano costruiti i presepi (se come è probabile già erano diffusi) ne hanno impedito la conservazione e solo tra la fine del sec. XV e i primi del sec. XVI si cominciano a trovare le prime tracce di presepi veri e propri. Notevoli esempi di presepi del periodo rinascimentale sono quello in legno di S. Giovanni a Carbonara a Napoli (1484), di G. e P. Alemanno, e quelli di G. Ferrari a Varallo (S. Maria delle Grazie) e a Varese (Sacro Monte). Agli inizi del sec. XVI per iniziativa di San Gaetano di Thiene (considerato l'ideatore dei presepi popolari) si diffuse l'uso di ampliare la rappresentazione inserendovi personaggi secondari. Famosi sotto il profilo artistico soprattutto i presepi dei sec. XVII-XVIII la cui tradizione si sviluppò a Roma (S. Maria in Aracoeli), a Genova, in Sicilia e soprattutto a Napoli, dove nelle chiese e nelle cappelle gentilizie furono create spettacolari composizioni.

Arte

I presepi napoletani si distinguono per il minuzioso particolarismo delle statuine e degli oggetti e per il ricchissimo apparato scenografico, dove alle figure essenziali (Madonna, Bambino, San Giuseppe) si aggiunse tutta una folla di figure, di animali, di situazioni, elementi paesistici, ecc. Agli artisti più noti (Celebrano, Somma, Sanmartino, Vaccaro a Napoli; Maragliano, Pittaluga a Genova; Matera in Sicilia) si affiancò una schiera di artigiani per l'esecuzione delle figure, per lo più intagliate in legno con teste, mani e piedi in terracotta, e della ricchissima suppellettile (vestiti, gioielli, arredi, finimenti, ecc.). Purtroppo questi presepi , passata la moda, sono oggi dispersi o distrutti; soltanto alcuni esemplari, o parti di essi, sono stati ricostruiti: famose le collezioni del Museo di S. Martino a Napoli, della reggia di Caserta, della Galleria di Palazzo Rosso a Genova.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora