proglòttide

sf. [sec. XIX; pro-+glottide]. Ciascuno dei segmenti in cui è suddiviso il corpo dei Platelminti Cestodipolizoici. Le proglottidi, che in sezione frontale appaiono di forma rettangolare o lievemente ellittica, vengono continuamente originate per strobilazione dalla regione immediatamente posteriore allo scolice, detta “collo”, sicché quelle più posteriori sono le più vecchie. Inoltre di solito quelle immature sono meno sviluppate in lunghezza che in larghezza, al contrario di quelle mature. Ciascuna proglottide contiene di norma un apparato riproduttore completo sia della parte maschile che della parte femminile (i Cestodi sono ermafroditi); di queste, la parte maschile matura per prima, feconda una proglottide femminile di un altro verme o, nei vermi solitari, dello stesso individuo, quindi regredisce; le proglottidi inseminate (femminili) si trasformano temporaneamente in sacchi di uova; le uova raggiungeranno l'ambiente esterno con le feci dell'ospite, sia liberate per rottura della proglottide, sia dentro la stessa proglottide, in caso di distacco di questa dal verme.

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