progressive jazz

loc. angloamericana (propr., jazz progressista), in uso negli anni 1945-53 ca. Stile di jazz bianco per orchestra affine al bebop, dall'aspetto grandioso, magniloquente, sperimentalistico. Fa largo uso di effetti timbrici sorprendenti, orchestrazioni spettacolari, virtuosismi, talora impressionanti, talora fini a se stessi. Il suo primo e maggiore esponente (e teorico) fu S. Kenton, che con la sua orchestra ha realizzato tutti i capolavori del genere. Il progressive jazz ebbe un ristretto seguito (Boyd Raeburn, George Handy) e nessuna influenza sul jazz posteriore.

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