pugnale

sm. [sec. XVI; da pugno, perché nell'adoperarlo si stringe in pugno]. Arma bianca corta da punta e da taglio, con lama a due fili ed elsa o guardia di varia foggia, usato fino dalla preistoria sia per scopi militari sia di caccia. § Nel sec. XVI la tecnica di scherma introdusse l'uso del pugnale che, impugnato con la sinistra, serviva a bloccare la spada avversaria e a vibrare colpi a distanza ravvicinata. I pugnali per questo uso, detti anche “manosinistra”, avevano l'elsa molto sviluppata per dare la massima protezione alla mano. Tra i pugnali di foggia particolare si ricordano i kriss, a lama fiammeggiante, i kukri, a lama curva, usati dai Gurkha, gli sfondagiaco, a lama tozza e robusta, e le misericordie, con lama a sezione triangolare o quadrata, usate per dare il colpo di grazia. I pugnali sono stati largamente impiegati in azioni di commandos anche nei due conflitti mondiali e rappresentano tuttora una temibile arma della guerriglia.

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