punteggiatura

Indice

Lessico

sf. [sec. XVI; da punteggiare]. Atto ed effetto del punteggiare. In particolare: A) in linguistica, l'insieme di segni d'interpunzione usati per riprodurre graficamente le pause più o meno lunghe, le diverse intonazioni e inflessioni di voce, il vario ritmo del discorso e gli stati d'animo che in esso si riflettono. B) In botanica, piccola area della parete primaria delle cellule dei vegetali superiori, generalmente a contorno circolare o ellittico, su cui non avviene la deposizione della parete secondaria, e attraverso la quale avvengono gli scambi di liquidi fra cellule contigue.

Linguistica

I principali segni d'interpunzione sono: il punto o punto fermo (.) che indica una pausa lunga a conclusione di un periodo; il punto e virgola (;) che indica una pausa di media durata; la virgola (,) che indica una pausa breve; i due punti (:) che introducono un discorso diretto, un'enumerazione, la chiarificazione di un concetto precedentemente espresso; i punti interrogativo (?) ed esclamativo (!) usati rispettivamente al termine di un'interrogazione e di un'esclamazione; i puntini di sospensione (...) che indicano un'interruzione nel discorso; le virgolette (“” o «») che aprono e chiudono un discorso diretto o una citazione; le parentesi tonde (()) che racchiudono parole senza stretto rapporto col discorso; le parentesi quadre ([]) che nelle citazioni racchiudono parole estranee al testo e nelle edizioni critiche parole da espungere; le lineette (– –) che adempiono la stessa funzione delle parentesi tonde e delle virgolette; il trattino (-) che si segna per andare a capo e per unire gli elementi di alcune parole composte. Il valore di questi segni convenzionali non è sempre però ben preciso e assoluto né il loro uso rigidamente codificato: se ne sono serviti in modo vario e abbondante scrittori come Leopardi e Manzoni, mentre certi scrittori contemporanei ne fanno un uso più parco e uniforme. § Nei codici dell'antichità classica si usano essenzialmente i segni detti comma (punto in basso con valore della nostra virgola), colon (punto in mezzo col valore del nostro punto e virgola e due punti), periodos (punto in alto col valore del nostro punto fermo); questi segni vennero continuati, sia pure con alcune trasformazioni, nel Medioevo. Solo con l'invenzione della stampa e la conseguente diffusione del libro il sistema d'interpunzione si normalizzò e regolarizzò gradualmente, fino a fissarsi nelle forme attuali.

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