purosàngue

agg. e sm. inv. [sec. XIX; puro+sangue]. Di animale, e specialmente di cavallo, di razza pura; scherzosamente, riferito anche a persona: è un milanese purosangue. § I più noti sono i purosangue inglesi ottenuti nel sec. XVII dall'incrocio del cavallo arabo e del cavallo berbero con cavalle inglesi indigene. Hanno statura elevata, testa elegante e occhi molto vivaci, dorso diritto, torace alto, arti lunghi; il mantello è piuttosto vario, sauro castano e baio, grigio, roano e morello. Sono considerati i migliori galoppatori del mondo e se ne distinguono due tipi: da incrocio o stayer, robusti e dotati di buona velocità, e da posta o flyer o sprinter racer, meno robusti ma velocissimi. Il purosangue inglese viene sovente utilizzato per migliorare numerose razze; in Italia è stato importato per migliorare le razze della Maremma, della Puglia e della Sicilia.

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