raso

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agg. e sm. [sec. XIV; latino rasus, pp. di radĕre, radere].

1) Agg., rasato, liscio: capelli rasi; pelo raso; campagna rasa, senza alberi; recipiente raso, pieno fino all'orlo; far tabula rasa, fig., eliminare totalmente, far sparire, consumare completamente. Con valore avv., si usa nell'espressione raso terra (talvolta rasoterra), rasentando la terra: volare raso terra; anche in senso fig.: usare un linguaggio raso terra.

2) Poetico, privo: “Li occhi alla terra e le ciglia avea raso/d'ogni baldanza” (Dante).

3) Nella marina velica, di nave avente il ponte di coperta poco al di sopra del galleggiamento; ponte raso, nelle imbarcazioni a vela da diporto indica che il ponte è privo di sovrastrutture.

4) Punto raso, punto di ricamo eseguito sul telaio, che ricopre tutta la superficie del disegno con una serie di punti piatti e irregolari, conseguendo un effetto di lucido e rasato.

5) Sm., tipo di armatura fondamentale nella quale i punti di legatura risultano disposti secondo un ordine sparso; anche il tessuto liscio, satinato e compatto che ne deriva.