retratto

sm. [sec. XVIII; dal latino tardo retractus-us, da retrahĕre, ritirare]. Diritto di prelazione riconosciuto a parenti, vicini, condomini in caso di alienazione di una proprietà immobiliare. Il diritto valeva per un tempo determinato dalla data della notificazione del prezzo da parte del proprietario. Per mancata notificazione, chi godeva del diritto di retratto poteva riscattare l'immobile venduto a terzi non godenti dello stesso diritto. Il retratto ebbe la sua origine nella Grecia antica, ebbe poco credito a Roma perché considerato troppo limitativo della volontà del proprietario; fu invece molto in auge nell'Impero bizantino e nel Medioevo in Occidente. Scomparve dal Codice napoleonico e nei Codici moderni è limitato ad alcune rare eccezioni. § Nel diritto civile, il retratto successorio raffigura un'ipotesi di prelazione a carattere reale; proviene dal diritto francese e ha lo scopo di mantenere i beni ereditari nell'ambito familiare, evitandone il frazionamento. Consiste nel diritto di preferenza spettante agli altri coeredi quando uno di essi intenda alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa.

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