ricevuta

sf. [sec. XIV; f. di ricevuto, pp. di ricevere]. Il ricevere; in particolare, nel linguaggio commerciale, dichiarazione scritta e firmata rilasciata da chi riceve un bene o mezzi di pagamento, a qualsiasi titolo, alla persona che gliel'ha consegnata; ricevuta di cassa, documento che contiene la dichiarazione rilasciata dal cassiere di un eseguito versamento; ricevuta di deposito, documento che l'amministrazione dei magazzini generali o di un deposito privato rilascia al depositante all'atto dell'introduzione delle merci nei magazzini stessi; ricevuta di carico, documento rilasciato dal comandante della nave al caricatore, attestante l'avvenuta caricazione della merce a bordo; ricevuta di ritorno, modulo allegato a una missiva che, restituito al mittente con la firma del destinatario, ha valore di dichiarazione di ricezione. In campo tributario, la ricevuta fiscale è il documento alla cui emissione sono obbligate determinate categorie di contribuenti soggetti al regime dell'IVA e non tenute necessariamente all'emissione della fattura. Tale obbligo è stato introdotto nel nostro ordinamento a partire dal 1980 e, successivamente, è stato esteso nel corso degli anni a varie categorie di artigiani e, a partire dal 1993, in modo generalizzato a quasi tutte le categorie che svolgono attività di prestazione di servizi. La ricevuta fiscale, numerata e appositamente vidimata o annotata sul registro di carico, deve contenere i seguenti elementi: data di emissione, identificazione dell'emittente, descrizione della prestazione, corrispettivo incassato. Le violazioni connesse alla disciplina fiscale delle ricevute fiscali, se gravi, possono configurare anche ipotesi penalmente rilevanti, oltre a essere sanzionate con pene pecuniarie e accessorie. Nella prassi commerciale, particolare diffusione ha avuto la ricevuta bancaria, cioè quel documento emesso, nelle transazioni commerciali, dalle imprese nei confronti dei loro clienti per il regolamento del credito. Pur non avendo la funzione tipica dei titoli di credito, le ricevute bancarie vengono cedute, firmate e quietanzate, dai creditori alle banche, che ne curano l'incasso attraverso le filiali operanti nelle piazze di pagamento. Normalmente le banche accettano questi documenti allo sconto, intrattenendo, così, operazioni di affidamento a favore delle imprese emittenti. Per il diritto, vedi quietanza.

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