rinofaringite

sf. [da rino-+faringe+-ite]. Infiammazione della mucosa del naso e della faringe. Le forme acute sono spesso complicazioni di focolai infiammatori vicini, quali tonsilliti, adenoiditi, sinusiti, ecc., oppure insorgono nel periodo prodromico di malattie infettive (scarlattina, morbillo, parotite, ecc.). Sono sostenute da strepto- e pneumococchi, dall'Haemophilus influentiae o, più frequentemente, da virus. Si manifestano con febbre, dolore locale che si accentua durante la deglutizione, senso di costrizione faringea, interessamento delle linfoghiandole regionali. Le forme croniche possono essere primitive (abuso di tabacco, di alcolici, di farmaci vasocostrittori, inalazione di polvere o di gas irritanti) o secondarie a rinofaringiti acute recidivanti o non curate adeguatamente; insorgono con senso di irritazione retronasale, secrezione mucopurulenta della mucosa rinofaringea, disturbi da stenosi tubarica; il processo di atrofia si estende alla faringe provocando una rinite atrofica, con secrezione viscida e fetida che si concretizza in croste grigio-verdastre. La terapia è a base di antinfiammatori e antibiotici.

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