Lessico

sf. [sec. XIII; da riprendere].

1) Il ricominciare o il proseguire una azione o un'attività dopo un'interruzione: la ripresa del lavoro, delle trattative, delle ostilità; a più riprese, ripetutamente, in più volte successive; in una successiva ripresa, in una volta successiva. Con accezioni specifiche: A) nei vegetali, stadio iniziale di un nuovo periodo di attività vegetativa, dopo un periodo di riposo. B) Nel linguaggio teatrale, rappresentazione di un'opera che non è una novità, ma è stata già allestita in epoca precedente dalla stessa o da un'altra compagnia. Non viene considerata ripresa, ma novità, la rappresentazione di un lavoro già andato in scena all'estero. La ripresa assume a volte particolare interesse quando si tratti di un testo da gran tempo non apparso sulle scene. C) Nel corso di una composizione, ripetizione, identica o variata, di una parte precedentemente esposta. Ultima sezione della forma sonata, la si ritrova, di conseguenza, nella sonata, nel quartetto, nella sinfonia e praticamente in tutte le forme rigorosamente classiche da esse derivate. D) Nel linguaggio economico, fase in cui l'attività produttiva ricomincia a espandersi. In ragioneria la ripresa fiscale indica le maggiori imposte accertate dai competenti uffici finanziari rispetto a quelle dichiarate dal contribuente. Nella pratica contabile esse originano, nell'ipotesi in cui venga riconosciuto fondamento economico all'accertamento, le cosiddette riserve tassate in corrispondenza del maggior valore attribuito al capitale attivo dell'azienda. E) Nei giochi con la palla, la seconda parte in cui si divide una gara. In particolare nel baseball è quel periodo di tempo (in inglese inning) in cui le due squadre si alternano all'attacco e alla difesa. Nel pugilato è sinonimo di round. Nella scherma, nuova azione di attacco contro l'avversario che non è ancora rientrato in guardia. Nel canottaggio è il passaggio tra la levata e l'attacco. F) In sartoria, lo stesso che pince. G) Nelle costruzioni indica, genericamente, le diverse parti di una costruzione eseguita a fasi successive (per esempio, tronchi stradali, tronchi di galleria, corpi di fabbrica di grossi edifici). Superficie di ripresa è la superficie di contatto tra due riprese successive. H) Nell'industria mineraria: a) ripresa di una miniera, complesso di tecniche e di accorgimenti adottati quando in un giacimento si riprende la coltivazione abbandonata e rimasta inattiva per un lungo periodo di tempo. In molti casi si deve provvedere alla completa organizzazione; in altri casi si tratta solo di asportare pilastri abbandonati, provvedendo anzitutto ad adeguati armamenti per impedire frane e distacchi. La ripresa in genere è motivata da più favorevoli condizioni di mercato e dalla possibilità di usare mezzi meccanici non disponibili in passato. b) Ripresa di pozzo, tratto di pozzo di cui si inizia lo scavo e il rivestimento dopo aver completato il tratto precedente, quando non si adotta un metodo di scavo continuo.

2) Il riacquistare forza, vigore fisico o morale: il malato ha avuto una ripresa molto rapida; essere in ripresa, in fase di continuo miglioramento. Con accezioni specifiche: A) capacità di un motore d'autoveicolo o motoveicolo di aumentare il proprio regime rotatorio in corrispondenza dell'aumento di miscela in afflusso alle camere di scoppio. La capacità di ripresa di un veicolo, comunemente assunta a indice della brillantezza di prestazioni, dipende genericamente dal peso di questo e dall'elasticità del suo motore, ossia dall'andamento della sua curva di coppia in funzione del regime rotatorio. B) Capacità delle fibre tessili, dopo essere state completamente essiccate, di impregnarsi, una volta lasciate all'aria, di una certa percentuale di umidità atmosferica che varia notevolmente da una fibra all'altra. Questa percentuale, che indica l'igroscopicità di una fibra, è detta tasso di ripresa o coefficiente di assorbimento. C) Nella tecnica, ripresa del gioco, operazione mediante la quale si provvede a ripristinare le distanze ammissibili fra le parti di organi in contatto (per esempio, di una trasmissione, di un accoppiamento, ecc.) logorati dall'uso. D) Nell'economia forestale, la ripresa (detta anche ripresa boschiva) indica l'entità delle utilizzazioni, intercalari o di maturità che vengono praticate in una foresta in un dato periodo di tempo (in genere un anno). Ripresa senza aggettivi indica la ripresa dendrometrica annua di un bosco, cioè la massa legnosa che ogni anno un dato bosco produce.

3) In fotocinematografia e nella televisione, immagine o scena registrata con una macchina fotografica, una cinepresa, una telecamera; anche l'operazione di registrazione delle immagini o delle scene.

4) In fonderia, difetto che consiste in una sovrapposizione di più strati di materiale non omogeneo. Le cause possono essere: metallo colato troppo freddo o che si solidifica appena dentro la forma, cattiva disposizione o dimensioni insufficienti degli attacchi di colata, colata effettuata troppo lentamente. In metallurgia, rimozione di tensioni residue, causate da deformazioni plastiche a freddo o da trattamento di tempra drastica, per mezzo di un trattamento di rinvenimento o di distensione.

Spettacolo: cinema e televisione

Le riprese cinematografiche hanno durata variabile da circa un mese a qualche mese, secondo il film e le esigenze poste dal regista; possono avvenire in esterno o in un teatro di posa (ripresa in interni). Per le riprese viene normalmente impiegata una quantità di pellicola notevolmente superiore a quella corrispondente al metraggio del film a cui si riferiscono: per esempio le riprese di un lungometraggio richiedono spesso l'uso di 20-30.000 metri di pellicola. Il film viene successivamente ottenuto utilizzando, tra le sequenze girate, solo quelle che il regista ritiene più valide; la colonna sonora viene di norma registrata a parte e successivamente unita alla pellicola con le riprese definitive durante il missaggio. § La ripresa dei programmi radiofonici e, per la parte sonora, televisivi viene effettuata mediante un'opportuna catena elettroacustica. Detta catena è costituita da più microfoni, il cui numero dipende dal tipo di programma ed è decrescente dalla trasmissione orchestrale, alla musica da camera, alla semplice voce dello speaker. Nel primo caso i microfoni sono disposti in relazione alla posizione dei gruppi di strumenti; i segnali di uscita dei preamplificatori di ciascun microfono vengono miscelati in un miscelatore collegato a un compressore per portare la dinamica al valore voluto, indi inviati a un amplificatore a guadagno regolabile. Questa regolazione ha luogo in una cabina, separata da uno spesso vetro dalla sala di ripresa; in tale cabina il tecnico del suono dispone di un impianto di riproduzione costituito da un equalizzatore, un regolatore di volume, un amplificatore, un altoparlante, in base al quale egli regola il guadagno e il tono dell'amplificatore precedente, il cui segnale di uscita arriva al radiotrasmettitore. § La ripresa dei programmi televisivi, per la parte video, viene effettuata con le telecamere e può avvenire all'interno di uno studio o all'esterno di esso (ripresa in esterno). In quest'ultimo caso le informazioni video (così pure quelle audio) vengono registrate (ripresa registrata) oppure trasmesse via cavo (ripresa diretta) a una speciale autovettura disposta nelle vicinanze e dotata di appositi apparati tramite i quali le informazioni relative vengono immediatamente trasmesse, via ponte radio, allo studio televisivo per essere poi telediffuse.

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