ritiro

Indice

Lessico

sm. [sec. XVI; da ritirare].

1) Atto ed effetto del ritirare: disporre il ritiro delle truppe d'occupazione; ritiro di un film dalla programmazione; ritiro della corrispondenza; ritiro di un assegno, riscossione; ritiro della patente, del passaporto, ecc.

2) Il ritirarsi in un luogo isolato e il luogo stesso in cui ci si ritira: è partito per il ritiro in campagna; quella villa al mare è il suo ritiro preferito;ritiro spirituale, serie di esercizi spirituali praticati lontano dalle occupazioni quotidiane; ritiro collegiale, allenamento collettivo di atleti in località tranquilla e appartata. Anche la condizione di chi vive ritirato: non esce mai dal suo ritiro.

3) Il ritirarsi da una competizione, da un'attività e simili: il concorrente fu costretto al ritiro; annunciò il suo ritiro dagli affari.

4) Restringimento: il ritiro della lana lavata. In particolare, in alcune accezioni tecniche, riduzione di volume che alcuni materiali subiscono per effetto di determinati processi o trattamenti. § In diritto, ciascuna delle parti può ottenere dal giudice istruttore l'autorizzazione al ritiro del proprio fascicolo dalla cancelleria; esso però deve essere di nuovo depositato ogni volta che il giudice lo disponga. Ciascuna parte ha la facoltà di ritirare il fascicolo all'atto della rimessione della causa al collegio, ma deve restituirlo al più tardi al momento del deposito della comparsa conclusionale. § Il ritiro del passaporto avviene quando il cittadino è sospettato d'imputazione di qualche reato; il ritiro della patente quando il titolare si è reso colpevole di omicidio per incidente mortale; per omissione di soccorso; dopo un numero determinato di gravi infrazioni al Codice della Strada, che hanno causato incidenti.

Metallurgia

Le variazioni dimensionali di un materiale soggetto a ritiro hanno notevole importanza pratica in quanto, se non calcolate preventivamente, alterano la struttura o il manufatto realizzati con tale materiale. In generale, il legno, le argille, le malte cementizie, ecc. si ritirano quando perdono il contenuto in acqua per essiccamento: ciò può provocare fessurazioni, flessioni, incrinature che si debbono evitare con opportuni accorgimenti; nel legno il ritiro massimo si ha in senso tangenziale. Il ritiro del cemento è la contrazione di volume che si verifica durante la stagionatura di un getto e assume valori decrescenti nel tempo; tale ritiro determina tensioni superficiali di trazione, con conseguenti possibili fessurazioni che vengono eliminate o contenute entro limiti accettabili mediante umidificazione del getto. Infine, si definisce ritiro delle terre il valore percentuale della differenza tra il volume di un terreno allo stato naturale e quello allo stato secco; rappresenta uno dei tre limiti di Atterberg, e precisamente quello tra stato semisolido e stato solido detto appunto limite di ritiro. In metallurgia, il ritiro è la contrazione che si presenta in un getto metallico, dopo che si è avuta solidificazione completa, durante il successivo raffreddamento fino a temperatura ordinaria. La precedente variazione di volume corrispondente al raffreddamento del liquido al passaggio di stato è detta invece risucchio, che è più propriamente la conseguenza dei fenomeni di diminuzione di volume verificatisi prima della completa solidificazione. L'entità del ritiro dipende ovviamente dal coefficiente di dilatazione termica della lega, ma su di essa incidono anche la conformazione del getto e le modalità di formatura: è più piccola se sono presenti alettature, nervature o pareti di esiguo spessore, oppure se si getta in “conchiglia” anziché in terra. Il ritiro è dell'ordine del 2% (lineare) per acciaio, ghisa bianca, nichel, magnesio, rame e bronzi; intorno all'1,5% per ottoni e leghe a base di stagno e zinco; intorno all'1% per ghisa grigia e leghe di piombo, compreso tra 0,5% e 1% per leghe di alluminio e metalli bianchi antifrizione. Si deve tener conto, in fonderia, del fenomeno del ritiro al momento della progettazione del modello, che deve presentare quote maggiorate per permettere l'ottenimento del getto. Dato che il raffreddamento non è uniforme in tutti i punti a causa di variazioni di sezioni e spessori, il ritiro può dare origine anche a deformazioni, sforzi interni e rotture sia a freddo sia a caldo; nel caso di superfici esterne libere, come quelle di materozze, montanti, ecc., il fenomeno dà origine al cosiddetto cono di ritiro, che è una cavità a forma di cono rovesciato.

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